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Salernitana in Serie A! La rivincita di Bogdan e Gyomber. Dallo spettro della C al grande sogno
Il calcio spesso racconta storie di sconfitte, di rinascite e di rivincite personali. Nella Salernitana che oggi festeggia il ritorno in Serie A 22 anni dopo l’ultima volta, ne troviamo ben due, legate ad altrettanti calciatori.
Luka Bodgan, croato classe 1996 e Norbert Gyiomber, slovacco classe 1992, sono senza dubbio due dei giocatori campani più felici oggi nella festa che sta invadendo la città. Questo perché appena dodici mesi fa entrambi erano a pensare a qualcosa di ben lontano dalla Serie A: la retrocessione in Lega Pro.
Il primo era a Livorno e nella sua seconda stagione in Toscana dopo le buone prestazioni a Catania era stato costretto ad ingoiare il boccone amaro della retrocessione diretta di una squadra che poi, oggi, siamo costretti a raccontare addirittura scomparsa dal calcio professionistico, vittima dei problemi societari che di deficit tecnico-tattici. Il secondo, invece, era chiamato, con la maglia del Pescara indosso, ad affrontare il playout contro il Perugia. Uno spareggio fra due grandi piazze del calcio cadetto che alla fine vide premiare il Delfino ma solo per la classifica nella stagione regolare.
Oggi la musica è cambiata e i momenti difficili dello scorso campionato sono diventati memoria ed esperienza. La Serie C è solo un lontano ricordo, la Serie A l’obiettivo conquistato con sudore e fatica. Con l’idea di non rivedere più i campi della terza serie.
Luka Bodgan, croato classe 1996 e Norbert Gyiomber, slovacco classe 1992, sono senza dubbio due dei giocatori campani più felici oggi nella festa che sta invadendo la città. Questo perché appena dodici mesi fa entrambi erano a pensare a qualcosa di ben lontano dalla Serie A: la retrocessione in Lega Pro.
Il primo era a Livorno e nella sua seconda stagione in Toscana dopo le buone prestazioni a Catania era stato costretto ad ingoiare il boccone amaro della retrocessione diretta di una squadra che poi, oggi, siamo costretti a raccontare addirittura scomparsa dal calcio professionistico, vittima dei problemi societari che di deficit tecnico-tattici. Il secondo, invece, era chiamato, con la maglia del Pescara indosso, ad affrontare il playout contro il Perugia. Uno spareggio fra due grandi piazze del calcio cadetto che alla fine vide premiare il Delfino ma solo per la classifica nella stagione regolare.
Oggi la musica è cambiata e i momenti difficili dello scorso campionato sono diventati memoria ed esperienza. La Serie C è solo un lontano ricordo, la Serie A l’obiettivo conquistato con sudore e fatica. Con l’idea di non rivedere più i campi della terza serie.
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