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…con Pietro Lo Monaco
Compleanno passato agli archivi da poche ore per Pietro Lo Monaco. “L’ho trascorso con serenità, quando vedo gli anni che sono passati rimango a bocca aperta e mi sorprendo. Mi sembrano molti meno e invece sono sessantasette, di cui cinquantuno
passati nel calcio”, dice il dirigente di Torre Annunziata a Tuttomercatoweb.
Che settimana di Champions è stata?
“La Juve soffre un momento particolare che la vede in campionato relegata in posizioni non consone al blasone, sta cercando di ripartire e di positivo sulla partita di mercoledì c’è il risultato. Sicuramente è in risalita”.
E il Milan?
“È una buona squadra ma non mi sembra che abbia le caratteristiche per dettare legge in campo europeo”.
L’Atalanta s’è fatta rimontare tre gol.
“Era in vantaggio e aver preso tre gol non è un bel segnale soprattutto in una squadra tatticamente organizzata”.
Cosa serve ad Atalanta e Milan?
“Sicuramente fare punti. Sul mercato il Milan ha delineato la sua strategia da parecchio. All’Atalanta invece mancano all’appello giocatori come Koopmeiners”.
Il Genoa ha cambiato proprietà…
“Non conosco le possibilità del fondo ma gli americani stanno investendo nel calcio. Hanno le risorse e la forza per tentare un rilancio in grande stile del Genoa. Ma la strada è lunga”.
Che mercato sarà quello di gennaio?
“Come al solito povero dove chi ha necessità deve aguzzare l’ingegno. Non mi sembra che il trend negativo in merito alle risorse sia in salita. Non vedo momenti esaltanti”.
E il suo Messina, direttore?
“Siamo partiti dal niente, abbiamo la squadra più giovane del campionato. Dobbiamo gettare le basi per costruire qualcosa di importante, ossia la B in due-tre anni”.
È l’anno del Bari?
“Penso proprio di sì. L’unica squadra che può dargli fastidio è il Catanzaro”.
passati nel calcio”, dice il dirigente di Torre Annunziata a Tuttomercatoweb.
Che settimana di Champions è stata?
“La Juve soffre un momento particolare che la vede in campionato relegata in posizioni non consone al blasone, sta cercando di ripartire e di positivo sulla partita di mercoledì c’è il risultato. Sicuramente è in risalita”.
E il Milan?
“È una buona squadra ma non mi sembra che abbia le caratteristiche per dettare legge in campo europeo”.
L’Atalanta s’è fatta rimontare tre gol.
“Era in vantaggio e aver preso tre gol non è un bel segnale soprattutto in una squadra tatticamente organizzata”.
Cosa serve ad Atalanta e Milan?
“Sicuramente fare punti. Sul mercato il Milan ha delineato la sua strategia da parecchio. All’Atalanta invece mancano all’appello giocatori come Koopmeiners”.
Il Genoa ha cambiato proprietà…
“Non conosco le possibilità del fondo ma gli americani stanno investendo nel calcio. Hanno le risorse e la forza per tentare un rilancio in grande stile del Genoa. Ma la strada è lunga”.
Che mercato sarà quello di gennaio?
“Come al solito povero dove chi ha necessità deve aguzzare l’ingegno. Non mi sembra che il trend negativo in merito alle risorse sia in salita. Non vedo momenti esaltanti”.
E il suo Messina, direttore?
“Siamo partiti dal niente, abbiamo la squadra più giovane del campionato. Dobbiamo gettare le basi per costruire qualcosa di importante, ossia la B in due-tre anni”.
È l’anno del Bari?
“Penso proprio di sì. L’unica squadra che può dargli fastidio è il Catanzaro”.
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