
Inter, baby talenti nerazzurri - Satriano: un po’ Ibra, un po’ Suarez. Impatto super
Mentre tutti gli occhi sono, giustamente, puntati sul colpo impossibile Christian Eriksen, il vice ds Dario Baccin in tandem con il capo delle giovanili dell’Inter Roberto Samaden, lavorano al colpo in prospettiva. Il nome suona bene: Martín Adrián Satriano Costa. 19 anni, uruguagio di Montevideo discendente da italiani immigrati, attaccante eclettico e ambidestro cresciuto nel Nacional, messo sotto contratto dai nerazzurri per 1,2 miliardi di euro senza che questo abbia neppure esordito con la prima squadra (al massimo svolge la preparazione) del club d’origine. Fisico, potenza, leadership, gol. In patria non hanno dubbi: è il top della sua generazione, ricorda Ibrahimovic. Quando parla di idoli e riferimenti fa i nomi di Ronaldinho e Luis Suarez, sulla destinazione da sogno non c’è dubbio: l’Europa, sognando il Liverpool di cui è tifosissimo. In gennaio il suo nome gira già perché a trattarlo prima di tutti è il Cagliari. Il padre ex calciatore, d’altra parte, lo spinge nella Milano nerazzurra dove troverà i connazionali Diego Godin e Matias Vecino. Fondamentali per l’ambientamento. E di fatti l’impatto nella Primavera di Armando Madonna è da urlo: due assist in due match da subentrato, gol (stop spalle alla porta e sinistro a incrociare in girata) e assist (triangolo con Mulattieri) alla prima da titolare contro il Genoa. Promette bene? Sì, tanto. Anzi, tantissimo.
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