Cagliari, Mazzarri e un pareggio-beffa amarissimo da digerire
“La squadra non è serena”, ha detto il tecnico ieri nel postpartita. Come dargli torto, d’altronde: per tutto il secondo tempo Caceres, non certo l’ultimo arrivato in fatto di esperienza, ha cercato di tenere sulla corda i compagni, invitandoli a non mollare e a non arretrare troppo il baricentro. Tutto inutile: chi è subentrato non ha dato il contributo atteso dal tecnico di San Vincenzo, furioso - giusto per fare un esempio – con Zappa per alcune scelte di passaggio. Ma è il Cagliari a due velocità a non lasciare soddisfatto Mazzarri: troppa la differenza di corsa e rendimento tra i singoli (ieri molto bene Marin, Caceres e Nández, decisamente in giornata no Lykogiannis), per un giudizio globale che ancora fatica a essere sufficiente. Il tutto con la classifica che continua a lasciare poco spazio all’allegria. Insomma, il compito che attende Walter Mazzarri nei prossimi 14 giorni non è certo dei più facili, ma almeno due settimane senza partite ufficiali serviranno al tecnico rossoblù per provare a indottrinare al suo calcio Joao Pedro e compagni.