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Cagliari, Mazzarri e un pareggio-beffa amarissimo da digerireTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 2 ottobre 2021, 09:00Serie A
di Francesco Aresu

Cagliari, Mazzarri e un pareggio-beffa amarissimo da digerire

Una beffa atroce, quando ormai tutto sembrava portare al sorriso e ai primi, complicati ma preziosissimi tre punti. Il gol di Busio, talentuoso 2002 di Greensboro, ha strozzato l’urlo nella gola degli oltre 8mila presenti alla Unipol Domus e a Walter Mazzarri, ormai convinto di essere riuscito a portare a casa un match complicato. Sette partite senza vittoria sono una serie non certo invidiabile in Serie A, a maggior ragione avendone giocate quattro in casa contro avversari alla portata: Spezia, Genoa, Empoli e, in ultimo, Venezia. Ma non tutto è stato negativo per il tecnico livornese: l’approccio dei suoi nel primo tempo è stato, finalmente, molto vicino a quello che Mazzarri vorrebbe. Aggressività, corsa e lucidità, condite da una buona dose di duttilità a livello tattico, con un Cagliari in grado di passare agevolmente dal 3-5-2 al 4-4-2 senza particolari problemi. I primi semi del Mazzarri-pensiero sembrano aver attecchito nella testa di Joao Pedro e soci, che però è tutto fuorché libera da brutti pensieri e preoccupazioni.



“La squadra non è serena”, ha detto il tecnico ieri nel postpartita. Come dargli torto, d’altronde: per tutto il secondo tempo Caceres, non certo l’ultimo arrivato in fatto di esperienza, ha cercato di tenere sulla corda i compagni, invitandoli a non mollare e a non arretrare troppo il baricentro. Tutto inutile: chi è subentrato non ha dato il contributo atteso dal tecnico di San Vincenzo, furioso - giusto per fare un esempio – con Zappa per alcune scelte di passaggio. Ma è il Cagliari a due velocità a non lasciare soddisfatto Mazzarri: troppa la differenza di corsa e rendimento tra i singoli (ieri molto bene Marin, Caceres e Nández, decisamente in giornata no Lykogiannis), per un giudizio globale che ancora fatica a essere sufficiente. Il tutto con la classifica che continua a lasciare poco spazio all’allegria. Insomma, il compito che attende Walter Mazzarri nei prossimi 14 giorni non è certo dei più facili, ma almeno due settimane senza partite ufficiali serviranno al tecnico rossoblù per provare a indottrinare al suo calcio Joao Pedro e compagni.