Ancelotti-Brasile, la FIFA vuole vederci chiaro: dubbi su un intermediario privo di licenza

La FIFA ha chiesto chiarimenti ufficiali alla CBF, la Confederazione calcistica brasiliana, sull'ingaggio di Carlo Ancelotti come nuovo commissario tecnico della Seleçao, sollevando dubbi sull'utilizzo di un intermediario privo di licenza. L'allenatore italiano, presentato lunedì come nuovo allenatore del Brasile con contratto fino al 2026, sarebbe stato rappresentato durante le trattative da Diego Fernandes, figura non riconosciuta tra gli agenti autorizzati dalla FIFA.
Secondo una lettera datata 28 maggio, pubblicata da diversi media brasiliani, la FIFA ipotizza che l'intervento di Fernandes “potrebbe costituire una violazione” del regolamento vigente sugli agenti. L’organo mondiale ha chiesto alla CBF tutta la documentazione relativa ai pagamenti, oltre alle comunicazioni intercorse con l’intermediario.
La CBF ha replicato all’AFP affermando che la questione verrà gestita internamente, sottolineando che le trattative sono avvenute sotto la precedente dirigenza guidata da Ednaldo Rodrigues, rimosso il 15 maggio per ordine del tribunale. L’entourage di Fernandes ha dichiarato che il contratto rispetta le regole FIFA e CBF, giustificando la mancanza di licenza con i tempi ristretti per la chiusura dell'accordo. Fernandes, che ha agito come "consulente", dovrebbe incassare una commissione da 1,2 milioni di euro, ma solo dopo aver completato l’iter per ottenere la licenza.
