Maresca sta bruciando le tappe. Chelsea sempre più italiano nei trionfi europei

Una Champions League vinta come assistente di Pep Guardiola, una promozione in Premier con il Leicester al primo tentativo, la qualificazione in Champions e il trionfo in Conference League con il Chelsea, bruciando le tappe. Enzo Maresca ha fatto ancora una volta la scelta giusta: il trionfo contro il Betis nella notte di Breslavia, seppur nella più "giovane" e meno affascinante delle competizioni continentali, lo consacra a livello internazionale.
Il Chelsea ha così ottenuto un risultato che potrà essere eguagliato solo da Juventus, Ajax, Bayern Monaco e Manchester United. I Blues, infatti, appartenevano alla ristretta cerchia delle squadre che avevano conquistato tutte le competizioni europee (Champions/Coppa dei Campioni, Coppa UEFA/Europa League, Coppa delle Coppe) e adesso sono diventati i primi a completare il "Grande Slam".
Grande merito di Maresca, che ha dimostrato di saper leggere la partita: dopo aver sbagliato le scelte iniziali, ha saputo rimediare alla grande nella ripresa con i cambi e un atteggiamento aggressivo che hanno pagato. Da calciatore aveva vinto due volte la Coppa UEFA con i rivali cittadini del Betis; ora, il 45enne è entrato nel club dei grandi tecnici italiani che hanno lasciato un'impronta indelebile nel club londinese. Gianluca Vialli conquistò la Coppa delle Coppe nel 1997/98, Roberto Di Matteo sollevò l'agognata Champions nel 2011/12, Maurizio Sarri trionfò nell'Europa League del 2018/19. Senza dimenticare i successi di Carlo Ancelotti e Antonio Conte... il poker è servito.
