Juve, questo è un Cuadrado super: affidabile moto perpetuo. È un’arma decisiva per Pirlo
FORMATO SUPER - L’esterno, nativo del comune di Necoclí in Colombia, negli ultimi anni, spesso sottotraccia, è diventato un vero e proprio perno di tutti gli allenatori che si sono succeduti sulla panchina della Juventus. Complice un adattamento, ormai completato, a esterno basso di difesa, l’ex Chelsea e Fiorentina si è ritagliato un ruolo di primo piano anche con il nuovo ciclo guidato da Pirlo. Undici uscite su undici in stagione, dieci da titolare, con un’unica partenza dalla panchina nel pareggio di Crotone, e due sole sostituzioni per un totale di 82 minuti saltati in stagione che lo piazzano alle spalle del solo Danilo in termini di presenza in campo.
Cinque assist all’attivo, l’ultimo contro il Ferencvaros, e un'elevata capacità di incidere sullo sviluppo del gioco. I compiti che Pirlo ha studiato per lui si sposano alla perfezione con le caratteristiche del colombiano che ha possibilità di sganciarsi in avanti per creare superiorità numerica e diventare determinante come sa con il pallone tra i piedi e con i propri repentini movimenti. La crescita nelle letture e la corsa instancabile gli permettono poi di recuperare all'indietro per andare a ricomporre la linea difensiva a quattro. Queste prime gare poi gli hanno anche permesso di portare al braccio la fascia da capitano complici le assenze di alcuni compagni: una grande soddisfazione per uno che alla Juve ormai è da anni di casa. E che da anni ormai si ritaglia sempre un ruolo di rilievo, con Pirlo che, sin dal primo istante, l’ha messo al centro del proprio progetto calcistico godendosi adesso i risultati.