
Como, Azon frenato dall'infortunio: "Bisogno del sostegno di tutti. Mi è costato un po' di più"
"È arrivato il momento di dare spazio a chi finora ha giocato meno. Penso a tre o quattro elementi. Domani ci saranno al massimo tre cambi rispetto alla formazione della settimana scorsa. Non anticipo nulla, voglio che tutti restino concentrati: la formazione la comunicherò solo domani". Parola di Cesc Fabregas, allenatore del Como, in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Cagliari valido la trentaseiesima giornata di Serie A.
Tra i giocatori che potrebbero trovare la maglia da titolare si ipotizza il debutto per Iván Azón, punta centrale classe 2002, spagnolo, prelevato dal Saragozza per due milioni di euro nel mercato invernale e che per problemi al polpaccio e al ginocchio non ha ancora trovato minuti con la maglia del Como. Intervistato proprio oggi dai canali ufficiali dei lariani, ha dichiarato: "Nel calcio si vede spesso il 'bel faccino', ma anche quando si è infortunati si ha bisogno del sostegno di tutti", ha raccontato in prima battuta.
Una nuova vita a Como per il 22enne spagnolo: "La verità è che è stato impressionante. Sì, in precedenza ero stato qui con la mia famiglia in vacanza e lo stadio che abbiamo vicino al lago è qualcosa di incredibile, tutti gli edifici della zona che ho visto, anche la funivia per andare in montagna è un lusso ed è meraviglioso", ha raccontato.
Quanto agli stop avuti in carriera e di recente: "Non ho avuto molte situazioni negative, ma a livello calcistico ho avuto qualche infortunio. Non è stato facile per me perché avrei voluto iniziare ad allenarmi e giocare, ma la verità è che sia i miei compagni di squadra e il club sono stati molto bravi con me. Avere tanti giocatori spagnoli aiuta, anche lo staff tecnico. Mi è costato un po' di più (l'infortunio, ndr), ma sapere come superare questo tipo di cose è molto importante", la chiosa di Azon.
Tra i giocatori che potrebbero trovare la maglia da titolare si ipotizza il debutto per Iván Azón, punta centrale classe 2002, spagnolo, prelevato dal Saragozza per due milioni di euro nel mercato invernale e che per problemi al polpaccio e al ginocchio non ha ancora trovato minuti con la maglia del Como. Intervistato proprio oggi dai canali ufficiali dei lariani, ha dichiarato: "Nel calcio si vede spesso il 'bel faccino', ma anche quando si è infortunati si ha bisogno del sostegno di tutti", ha raccontato in prima battuta.
Una nuova vita a Como per il 22enne spagnolo: "La verità è che è stato impressionante. Sì, in precedenza ero stato qui con la mia famiglia in vacanza e lo stadio che abbiamo vicino al lago è qualcosa di incredibile, tutti gli edifici della zona che ho visto, anche la funivia per andare in montagna è un lusso ed è meraviglioso", ha raccontato.
Quanto agli stop avuti in carriera e di recente: "Non ho avuto molte situazioni negative, ma a livello calcistico ho avuto qualche infortunio. Non è stato facile per me perché avrei voluto iniziare ad allenarmi e giocare, ma la verità è che sia i miei compagni di squadra e il club sono stati molto bravi con me. Avere tanti giocatori spagnoli aiuta, anche lo staff tecnico. Mi è costato un po' di più (l'infortunio, ndr), ma sapere come superare questo tipo di cose è molto importante", la chiosa di Azon.
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