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CHIESA, CI SIAMO. ECCO LA PROPOSTA DELLA JUVENTUS. I DUBBI DI ROCCO. CINQUE GIORNI PER DECIDERE. SE NON PARTE DIVENTA UN CASO. FIDUCIA A VLAHOVIC, MA PERCHÉ NON PRENDERE LLORENTE? CHIESTO TOMIYASU PER CUTRONE. PRONTO QUARTA
martedì 29 settembre 2020, 00:09L'opinione
di Enzo Bucchioni
per Firenzeviola.it

CHIESA, CI SIAMO. ECCO LA PROPOSTA DELLA JUVENTUS. I DUBBI DI ROCCO. CINQUE GIORNI PER DECIDERE. SE NON PARTE DIVENTA UN CASO. FIDUCIA A VLAHOVIC, MA PERCHÉ NON PRENDERE LLORENTE? CHIESTO TOMIYASU PER CUTRONE. PRONTO QUARTA

Quella di venerdì prossimo contro la Sampdoria potrebbe essere l’ultima partita in viola di Federico Chiesa. La proposta ufficiale della Juventus sta per arrivare sul tavolo della Fiorentina, dopo i contatti dei giorni scorsi per capire le volontà delle parti, gli intermediari sono al lavoro per preparare una base di trattativa sulla quale poter discutere concretamente. Il tempo stringe, al massimo restano ancora cinque giorni per decidere, la Fiorentina non vuole andare oltre sabato prossimo per avere poi due giorni a disposizione per chiudere con gli obiettivi già individuati per sostituire Chiesa. Ma la Juventus prima di formalizzare l’offerta deve vendere Douglas Costa e liberare Khedira per abbassare il monte ingaggi.  Cinque giorni di fuoco e di incastri da far combaciare. Secondo indiscrezioni ieri sera Rocco ha fatto il punto sul mercato con Joe Barone e Daniele Pradè nell’albergo del centro cittadino dove alloggia il presidente viola. La situazione è complessa e non facilissima da risolvere.

Il presidente sa benissimo di avere promesso a Chiesa la cessione, il giocatore aspetta d’andare via e se non dovesse accadere, ovvio, non farebbe salti di gioia con tutte le conseguenze del caso. Compreso un contratto in scadenza. Ma la Juventus arriverà a soddisfare la richiesta di Rocco? Il nodo è questo, ma non solo questo. I bianconeri fanno fatica a trovare un acquirente per l’attaccante esterno brasiliano, saltata la trattativa con lo United, si sta lavorando su uno scambio. Douglas Costa piace al Barcellona che potrebbe accettare lo scambio con Dembelè, ma anche Leonardo lo vorrebbe al Psg scambiandolo con Draxler. Situazione diversa per Khedira, i bianconeri lo lascerebbero anche libero per risparmiare sei milioni di ingaggio e dirottarli poi su Chiesa al quale ne sono stati promessi cinque, ma il tedesco per ora vuol rimanere a Torino. Paratici è al lavoro, in un modo o in un altro, è convinto di chiudere fra oggi e domani per poi passare a trattare con la Fiorentina.

Rocco è ripartito dalla richiesta di settanta milioni, ma pare l’abbiano convinto che per il contratto in scadenza nel 2022 e la crisi del coronavirus, certe cifre non sono più sostenibili sul mercato italiano e come vi abbiamo sempre detto, Chiesa non vuole andare all’estero.

Fin dove arriverà la Juventus? L’idea è quella di dilazionare, come ormai fanno tutti. La proposta iniziale per sondare il terreno era di dieci milioni subito per il prestito, obbligo di riscatto nel 2021 con altri venti milioni e saldo nel 2022 con altri venti. Un totale di cinquanta milioni. Sull’ultima bozza preparata per la discussione si dovrebbe parlare di 10+20+25. La Juventus sarebbe disposta a discutere anche l’inserimento di un giovane sul quale crede molto come Nicolussi Caviglia, con riscatto e controriscatto, ma la Fiorentina preferirebbe (ovvio) parlare di Rugani che però ha già detto no. 

Rocco è perplesso. Ha sempre ribadito che la cessione sarebbe stata avallata soltanto in caso di offerta top e sembra orientato a tenere duro. Ma conviene davvero? Fra sedici mesi, il primo febbraio del 2020, Chiesa si può accordare con un’altra società. Lo zio d’America, ormai si è capito, però è uno tosto, non sarà facile convincerlo. Come non sembra facile per la Juve vendere i giocatori in esubero. Un affare ancora irto di difficoltà e se è vero che quando ci sono le volontà gli affari si fanno in poche ore, è altrettanto vero che questa vicenda si sta trascinando da troppo tempo. Chiesa per la Fiorentina è un grande valore tecnico ed economico e per trovare una soluzione condivisa a questo punto servirà molta diplomazia. Chiesa ha avuto la promessa da Rocco e si aspetta davvero di giocare l’ultima gara in viola venerdì sera al Franchi. Il giocatore ha sempre dimostrato di essere un grande professionista, ma se non dovesse essere accontentato neppure questa volta, sarà dura rivederlo con il sorriso delle ultime settimane. Ha l’ambizione di giocare la Champions con dei campioni, con Ronaldo, al di là dell’aspetto economico che comunque conta. Passare da meno di due a cinque milioni l’anno non è poco. Non sono un veggente, ma a naso non so se Chiesa continuerebbe con il sorriso a fare il giocatore di fatica sulla fascia (terzino compreso) come gli chiede oggi Iachini. E’ un quesito che mi pongo e vi pongo conoscendo le dinamiche del mondo del calcio. E nello stesso tempo è facile sostenere come fa qualcuno, se non vuole giocare in quel ruolo e non volesse rinnovare, mandatelo in tribuna. Sarebbe soltanto una mossa tafazziana che toglierebbe dalle casse 50 e più milioni e dal campo il giocatore più talentuoso dopo Ribery. Anche per questo ho la sensazione che questa vicenda sia stata spinta troppo in avanti. Andava risolta prima e mi sembra chiaro, anche se le attenuanti ci sono visto che Rocco per la pandemia è dovuto rimanere lontano da Firenze per sette mesi. 

E se Chiesa dovesse andar via? La priorità sarebbe portare a Firenze un esterno e comunque un giocatore di livello, e allora ecco i nomi sondati che sono quelli di Deulofeu, come ampiamente detto, o di De Paul (l’Udinese non scende da 40 milioni) o Callejon che è svincolato dal Napoli e può aspettare e accasarsi anche a mercato chiuso. Quest’ultimo sarebbe un grande colpo, ha 33 anni, ma nel ruolo di esterno è ancora il top. Aspetta una grande, chiede un ingaggio da top player, ma alla Fiorentina non ha detto no. Mi fanno invece sorridere quelli che fino a ieri sera hanno avallato uno scambio Chiesa-Douglas Costa come avallavano Belotti o Thiago Silva. A parte che il giocatore non ci pensa neppure, sapete quanto guadagna? Sei milioni netti, ma parlare e creare consensi populistici è facile…Dal Club della bistecca al Club delle Balle il passo è breve…Si può stare anche nella stessa stanza, basta cambiare l’insegna all’ingresso.

In attesa del finale di una trattativa che condiziona tante cose, il mercato sembra non cambiare prospettive dopo la gara con l’Inter. Rocco ha fiducia in Vlahovic e glielo è andato a dire personalmente all’allenamento di ieri mattina. Fino a ieri sera non era previsto l’acquisto di un centroavanti. Unica novità gli occhi del Bologna su Cutrone che Miha ha avuto al Milan, alla Fiorentina piace il difensore giapponese Tomiyasu, ma lo vogliono anche i rossoneri e la richiesta è di venti milioni. Il Bologna darebbe volentieri Bani, ma Pradè ha in serbo anche la carta Quarta, difensore argentino del River Plate. Oggi si potrebbe chiudere.

Tornando al centroavanti, io cerco di raccontare, da cronista, quello che vengo a sapere. Da settimane vi dico che salvo l’uscita di Chiesa o meno e il discorso Milenkovic che però ora dovrebbe essere chiuso, i viola cercano soltanto un esterno sinistro vice Biraghi. Se volete sapere la mia, invece io manderei Vlahovic a giocare e prenderei uno come Llorente in uscita dal Napoli, che non più tardi di ieri sera ha detto no allo Spezia. Iachini con Llorente o uno simile, avrebbe finalmente quel centroavanti che voleva e con Cutrone e Kouamè un buon attacco. E’ evidente che Vlahovic abbia potenziale, ma sia acerbo nei movimenti e negli atteggiamenti. Un anno al Verona con Juric per me gli farebbe bene, ma forse sbaglio. 

Comunque servirebbe anche un difensore centrale potenziale titolare, più forte (con tutto il rispetto) di Ceccherini che da il massimo, ma mostra anche dei limiti. Ceccherini ha richieste, vediamo che succede nelle ultime ore di mercato. A Rocco però questa squadra piace, se resta Chiesa potrebbe anche rimanere tutto così in attesa di capire cosa succederà dello stadio.

Rocco ha mille ragioni, l’ho detto e ridetto. Forse gliela avevano fatta facile, da qui il suo malumore, ma alzare i toni non serve. Non deve passare l’idea che lo Stadio possa diventare un’arma di ricatto “O me lo fate fare o non potenzio la Fiorentina”, perché si può fare bene calcio anche senza stadio (vedi Atalanta, Lazio, ma anche Napoli preso da un fallimento ed altre). Rocco deve curare i due binari paralleli, strutture e calcio, senza commistioni. E’ ovvio che lo stadio serva a crescere, ma non tutto può dipendere dalle strutture. 

Comunque spero abbia capito che l’ottimismo per la nuova legge era ed è esagerato. Il Franchi non lo abbatterà mai e saranno difficili anche interventi radicali lasciando solo Torre e Scale. Aggirata la Soprintendenza restano tanti ostacoli, a cominciare dal ministero. Perfino Tardelli, amico di Nardella, ieri ha detto che la nostra storia non si abbatte. Chi vuol capire capisca. E poi Rocco, eventualmente, si aspetti ricorsi e controricorsi. Continuo a non scommettere un euro sul Franchi e anche Nardella deve aver capito che sarà dura. Non a caso ha trovato un accordo con il sindaco di Campi Fossi che gli consentirà di avere una soluzione come Sindaco Metropolitano in caso di una seconda sconfitta consecutiva Franchi dopo Mercafir. Ora c’è una via d’uscita…