
Bojan Krkic: "Betis organizzatissimo ma la Viola può colpire centralmente. Volevo portare Dodô al Barcellona"
"Se il Betis vince la Conference e si qualifica per la Champions sarà un anno storico, il migliore di sempre". I tifosi viola si augurano naturalmente che questo scenario non si verifichi ma intanto le parole di Bojan Krkic ai taccuini di Firenzeviola.it devono far drizzare le antenne. Il padre dell'ex attaccante di Roma e Milan è stato per 23 anni osservatore del Barcellona, è un grande conoscitore del calcio spagnolo (adesso lavora per la più importante agenzia spagnola di scouting e procuratori) e non ha dubbi. "Gli spagnoli praticano un calcio organizzatissimo e all'attacco. Pellegrini gioca sempre allo stesso modo, con una squadra preparata per andare in avanti. Non è un tecnico conservativo, gioca con quattro difensori, due in mezzo al campo, una mezzpunta, Isco, due laterali laterali Antonio e Abde e una punta che si muove molto rapidamente. Quest'anno il Betis è stata la squadra che ha giocato meglio di tutte contro il Barcellona, anche meglio del Real. Gioca con una rapida circolazione di palla, grazie ad un tecnico creativo e con un bel coinvolgimento degli esterni".
Isco al Betis sembra aver trovato una nuova giovinezza. Che ne pensa?
"E' un giocatore che deve sentirsi importante e deve avere continuità di gioco. A Madrid non si sentiva importante, ma resta un crack. E' un leader nel Betis, per me dovrebbe essere chiamato anche in nazionale. Ora potrebbe giocare in tutte le big europee, è fantastico. Peccato abbia trentatré anni, ma ancor oggi lavora tanto per la squadra, aiuta i compagni ed è ovviamente decisivo con l'ultimo passaggio".
Che centrocampo è quello del Betis?
"Cardoso gioca sempre e può essere affiancato da Carvalho che è recuperato oppure anche da Fornals, giocatore offensivo ma che in questa posizione sa lavorare bene anche difensivamente. Pensate che con il Barcellona il Betis ha giocato con Fornals e Isco e l'unico elemento di contenimento era Cardoso. E' una squadra offensiva ma con criterio, non è una squadra... loca, è organizzata molto bene".
Il punto debole quale può essere?
"Per me sono i centrali perché l'infortunio di Llorente pesa. Bartra è un calciatore che gioca bene con la palla, sa uscire dall'area però quello è un settore dove può avere qualche problema. Natan è un centrale che commette qualche errore e non dà un'impressione di sicurezza".
Cosa si dice della Fiorentina in Spagna?
"Si ne parla tanto qui anche perché c'è De Gea, un grandissimo. Si parla anche di Pablo Mari che è spagnolo e si dice che è una squadra sorprendente, che gioca un bel calcio, è ben organizzata anche se inferiore a Inter o Atalanta".
Come dovrà giocare la Fiorentina contro il Betis?
"Deve giocare con una certa rapidità, perché la pressione del Betis è molto forte. La circolazione della palla dei viola dovrà essere veloce e presterei grande attenzione alla posizione di Antony e Isco. Serve una grande "vigilanza per loro. Loro sono il 70% dell'attacco del Betis. E poi quando la Fiorentina ha la palla punterei sulle vie centrali, entrando così nel mezzo della difesa con pochi tocchi e molto rapidi".
Nel frattempo in questi tempi si è parlato spesso di Dodo e dell'interesse del Barcellona. Che ne pensa?
"Il Barca ora è concentrato sulla Liga e sulla Champions, vuole vincere tutto. Dodo è un buonissimo giocatore, offensivo e al Barca lo conoscono bene. Io ho lavorato per il Barcellona 23 anni e quando Dodo era allo Shakthar lo segnalai al Barca, lo volevo portare in blaugrana. Mi piaceva, è un tipo di esterno destro che può giocare al Barcellona".







