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tmw / fiorentina / L'editoriale
Fiorentina non smettere di crederci, ma è l'ora che Gud si svegli. Rinnovo Palladino: un atto di forza che difende le scelte di CommissoTUTTO mercato WEB
Oggi alle 11:40L'editoriale
di Stefano Prizio
per Firenzeviola.it

Fiorentina non smettere di crederci, ma è l'ora che Gud si svegli. Rinnovo Palladino: un atto di forza che difende le scelte di Commisso

Si orientano i pensieri al futuro se si teme il presente, ma la Fiorentina non ha ragione di temere il presente che la vede incontrare di nuovo il Betis Siviglia squadra forte, ma alla portata.

Infatti la via pericolosa e affascinante che conduce alla finale di Conference non è terreno incognito per i viola che negli ultimi anni l’hanno percorsa due volte e quindi non si volteranno atterriti per fuggire, anche perché la conquista di un posto al sole internazionale è molto importante per il club che a breve si troverà impegnato nel tutt’altro che ovvio lavoro per trattenere i migliori elementi della rosa, e magari prenderne altri competitivi, e giocatori di calibro non accettano di buon grado di fare a meno del palcoscenico europeo perciò acciuffare le posizioni che contano e magari un trofeo, è quasi una necessità per la Fiorentina, ma evitiamo fughe in avanti. La tappa che attende oggi la Fiorentina è ribaltare il vantaggio che gli spagnoli del Betis si sono costruiti in casa loro. 

Stasera molto ci si aspetta da alcuni giocatori gigliati e molto da Gudmundsson la cui stagione al momento rimane piuttosto deludente, anzi volendo tradurre il concetto in numeri, ad oggi quella dell’islandese è una stagione che vale un asfittico ‘6 meno’, l’impressione è che al giocatore manchi quasi sempre la grinta, la carica combattiva che occorre in campo, egli s’aggira spesso in posizione arretrata, quasi a volersi nascondere, a rifuggire la responsabilità della giocata invece di pretendere la palla come fanno di consueto i grandi giocatori, i grandi attaccanti. Tanto è vero  che se del suo riscatto dovessimo decidere adesso,  in questi minuti non saremmo convinti che il notevolissimo investimento da fare valga la pena, malgrado la cifra piuttosto alta già versata al Genoa (5,850 milioni di euro).

Stasera è quindi la sua occasione, l’ennesima diciamo, per smentire i dubbi e ripagare in pieno le aspettative che la società e la piazza viola hanno investito su di lui. Groucho Marx diceva: "Credimi devi alzarti presto se vuoi uscire dal letto", insomma il buon Albert delle nordiche lande europee è l’ora che si svegli e che muti il suo approccio in campo e si faccia valere dimostrando a sè stesso e a noi tutti di avere i crismi del campione e di non essere soltanto una futuribile narrazione, al momento infatti è come quell’alunno certamente di vivissima intelligenza la cui mamma che si reca a colloquio coi professori di scuola, si sente immancabilmente rivolgere la frase: "è intelligente, ha potenziale, ma potrebbe fare di più’", è a questo condizionale che resta appeso al momento il giudizio su Gudmundsson e il futuro della Fiorentina, naturalmente a meno che non ci pensino gli altri leader della squadra (Gud leader non è ma dovrebbe esserlo), come il solito Kean che tuttavia non vive un momento psicologico facile e infatti anche nell’ultima partita con la Roma, pur avendo ben giocato procurandosi alcune buone chance, non ha mostrato l’implacabilità alla quale ci aveva abituati, o che ci pensi, come è accaduto all’andata col gol di Ranieri pescato da Gosens, il quale ha tenuto vive le speranze viola consentendo alla squadra di giocarsela in altri novanta minuti.

Infatti questa annata è di certo discontinua, ma contiene tutte le premesse per regalare ai viola una gioia, ebbene vogliamo dirlo nel solco della perla che ci regalò il grande politico sudafricano Nelson Mandela quando disse che un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso. E chi in primis non si arrenderà è Raffaele Palladino che alla vigilia della gara ha ricevuto da Commisso la buona notizia del rinnovo del suo contratto fino al 2027, un atto forte del club viola che con questa mossa  sgombra il campo dai dubbi sul futuro della panchina e si è dà forza in vista della sfida determinante di oggi dimostrando di credere e difendere le sue scelte. Il tecnico viola ammette che si tratta di una sorpresa anche per lui che l’ha appresa solo trenta minuti prima di andare davanti alla stampa per dire che lui e la squadra vogliono la finale di Conference. Oggi la squadra viola dovrà dimostrare di avere la stessa forza di decidere dimostrata da Commisso nel confermare il suo allenatore, la stessa determinazione di ottenere ciò che vuole attraverso il campo: ’la squadra è carica - dice il solido mister viola - metteremo in campo tanta fame per ottenere la finale’.