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tmw / fiorentina / L'editoriale
Atalanta e Bologna hanno vinto: la gestione Commisso oggi non merita la sufficienza. Il Presidente costruisca una squadra da Champions nell'anno del Centenario. Tenere Kean a tutti i costi. Basta Conference, non fare le Coppe può essere un vantaggioTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Luca Calamai
per Firenzeviola.it

Atalanta e Bologna hanno vinto: la gestione Commisso oggi non merita la sufficienza. Il Presidente costruisca una squadra da Champions nell'anno del Centenario. Tenere Kean a tutti i costi. Basta Conference, non fare le Coppe può essere un vantaggio

Non mi interessa parlare dell'allungamento del contratto di Palladino. E neppure di Italiano. Quando analizzi la crescita di un'azienda quello che conta è il valore della catena di comando. Quindi, in questo momento Commisso, Ferrari e Pradè. La vittoria in Coppa Italia del Bologna è uno schiaffo alla proprietà viola, non a Palladino. Atalanta e Bologna, realtà di gran lunga inferiori alla Fiorentina, hanno un trofeo da mettere in mostra. Risultato di un lavoro partito da una posizione ben più bassa rispetto al club viola. Badate bene non parlo di Inter, Juve, Milan, Roma, Napoli e Lazio. Anche se ritengo Napoli e Lazio realtà paragonabili alla Fiorentina. Parlo di Atalanta e Bologna. A oggi il bilancio della gestione Commisso è insufficiente. Il Viola Park non mi basta più.

La catena di comando.
Torno alla catena di comando. Commisso ha creato una società-famiglia. Bello. La mozione dei sentimenti piace. Ma qui si tratta di sviluppare e far crescere un'azienda. Servono figure di livello. Il Bologna ha un presidente (Saputo) che vive in città, un direttore generale (Fenucci) molto apprezzato nel calcio italiano, un responsabile dell'area tecnica straordinario come Sartori e un diesse come Di Vaio che porta anche in società  il senso di bolognesità. Insomma ci sono personaggi top a tutti i livelli. La Fiorentina ha un direttore generale (Ferrari) che sta imparando un mestiere nuovo (il calcio ha specificità uniche…) e un diesse esperto ma che ha dovuto ricalarsi nel ruolo come Pradè. Poi c'é Goretti di cui non conosco la vera operatività. Evito i confronti con l'Atalanta per carità di Patria ma vi assicuro che Percassi sta diventando una figura molto potente nel calcio italiano. Non a caso fa parte del nuovo Consiglio federale. Credo che Commisso invece di preoccuparsi di allungare il contratto a Palladino dovrebbe valutare con l'occhio del padrone e non del padre di famiglia la sua struttura dirigenziale.

Tenere Kean.
È vero, Moise ha una clausola rescissoria. Ma il giocatore è legato a Firenze e Commisso deve fare il possibile e l'impossibile per tenerlo. Mi dicono, la Fiorentina ha un tetto d'ingaggio che non può superare. Non mi interessa. Se per tenere Kean bisogna raddoppiare l'ingaggio non ci devono essere dubbi. Kean non è solo il più forte attaccante d'Italia, deve anche diventare il simbolo di una Fiorentina veramente ambiziosa. Se tieni tutti i giocatori più forti e Kean non è uno dei tanti ma il punto di partenza di un progetto di alto livello basterebbero due-tre innesti veri per fare il salto di qualità.

Centenario e Conference.
Ci stiamo avviando all'anno del Centenario. Per Commisso è l'ultima occasione per dimostrare che ci tiene a questa sfida calcistica. Che ha capito che Firenze deve puntare alla Champions, non alla Conference. Servono investimenti top. Tra l'altro non partecipare alle Coppe potrebbe garantire un doppio vantaggio. Da una parte potresti concentrare solo sul campionato (come ha fatto quest'anno il Napoli) e inoltre potresti investire fuori dai paletti economici Uefa. Firenze pretende di più, chi è vicino al Presidente Commisso spieghi questa cosa senza tentennamenti.