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Sì, ma chi si tifa? Dalla  finale di Coppa Italia dipende l'Europa della Fiorentina: due scenariTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 19:00Copertina
di Alessandro Di Nardo
per Firenzeviola.it
fonte foto generata con Grok

Sì, ma chi si tifa? Dalla finale di Coppa Italia dipende l'Europa della Fiorentina: due scenari

Dopo Venezia-Fiorentina, questo Venezia-Fiorentina, è lecito desiderare un po' di detox. E quindi il tifoso viola medio vorrà accartocciare tabelle, tabelline, proiezioni e algoritmi perché la squadra vista al Penzo ha ben poco dell'allure europeo. Però poi nella serata di lunedì è arrivata una mano tesa verso Palladino e i suoi: l'ha data Gian Piero Gasperini, o meglio Ibrahim Sulemana, ghanese classe 2003, con una staffilata in buca d'angolo che ha deciso Atalanta-Roma regalando i tre punti alla Dea. Gioco-partita-incontro per i bergamaschi, qualificati in Champions per il quinto anno dal 2019 a ora (l'Atalanta ha pareggiato così il numero di partecipazioni in Champions della Fiorentina). Lo squillo di Sulemana significa soprattutto tanto altro per le concorrenti dirette dei giallorossi. La Roma si pianta a 63 punti, al sesto posto, in un turno in cui la quarta e la quinta (Juventus e Lazio) si sono tolte punti a vicenda pareggiando 1-1 all'Olimpico. A 180' dal termine la classifica recita quindi così: quarto e ultimo posto Champions per adesso alla Juventus, che è a pari punti (64) dei biancocelesti ma davanti per gli scontri diretti; quinta appunto la squadra di Baroni a 64, sesta a 63 la Roma, poi Bologna (62), Milan (60) e Fiorentina, attualmente nona a 59. Lo ripetiamo: dalla Fiorentina cadaverica vista lunedì è impensabile chiedere sei punti in due gare. Ma per puro diletto statistico lo rendiamo fattibile: la Viola può quindi chiudere al massimo a 65 e sperare. In cosa? La faccenda concettualmente è semplice, nel concreto meno, per le tante variabili in gioco. Deve sperare innanzitutto che le cinque sopra di lei facciano meno punti possibili, cosa assai complicata in alcuni casi - per arrivare davanti alla Juve ad esempio i bianconeri dovrebbero stopparsi a 64, perdendo quindi contro Udinese e Venezia -. 

COPPA ITALIA - Pensati libera, diceva Chiara Ferragni. Ecco per questo viaggio negli intrecci torbidi delle ultime due di Serie A il concetto è 'Pensati a 65 punti'. E incrocia le dita: per superare la Lazio serve un doppio zero anche della squadra di Baroni, impegnata prima con Inter a San Siro e poi con un Lecce che a 90' dal termine andrà all'Olimpico con tutto il set di coltelli tra i denti. Il calendario delle due romane appare il più complicato, perché la Roma alla prossima ospita il Milan e poi gioca a Torino con i granata. Dici Milan, ed ecco l'altra variabile impazzita: si chiama 'finale di Coppa Italia', si disputerà stasera fra Milan e Bologna. La vincente ha diritto a partecipare alla prossima Europa League. E qui, la Fiorentina chi deve tifare? Come Doctor Strange, siamo andati avanti nel tempo visionando milioni di futuri possibili. E ce ne sono pochissimi nei quali i viola  viaggeranno per il vecchio continente nei prossimi mesi. Due le principali combinazioni, una che spinge i viola a indossare la sciarpa rossonera e una che tende la mano al figliol prodigo Italiano. 

SCENARIO A - Ecco però il più plausibile: iniziamo col dire che in questo caso idealmente il Viola Park dovrebbe tingersi di rossonero, mercoledì sera e non solo. Perché ecco che le risicatissime speranze di Europa sono legate a doppio filo con quelle degli uomini di Conceicao. Immaginate, ancora una volta, questo scenario: Milan che trionfa in finale e acchiappa un posto in EL, la Fiorentina - l'abbiam già detto - deve solo vincere le ultime due e nello specifico battere l'acerrimo nemico Italiano con più di un gol di scarto; così facendo i viola sarebbero sicuri di essere davanti al Bologna al termine della stagione. Non basterebbe però. La Fiorentina deve sperare che il Milan non si sieda dopo i bagordi di Coppa Italia, ma che vinca anche contro Roma e Monza, chiudendo a 66 in campionato. Ma, di nuovo, non basta: serve anche un pareggio in Torino-Roma. Solo così tutto avrebbe senso: e allora Milan almeno sesto, ma già in EL in virtù della Coppa Italia, a 66, Fiorentina a 65 con dietro Bologna e Roma e (almeno) in Conference League. Serve quindi una prestazione alla Steven Bradbury, il pattinatore che nel 2000 vinse l'oro alle Olimpiadi invernali di Salt Lake City sfruttando un carambolesco harakiri di tutti quelli che gli stavano davanti nelle curve finali. Quante probabilità ci sono che tutto ciò accada? Chat Gpt stima che questa concatenazione di eventi possa realizzarsi al 5%. Non stiamo a tediarvi ulteriormente con la sequenza di Fibonacci che servirebbe per la qualificazione in Champions. Limitiamoci all'Europa. E riflettiamo. Se per una qualificazione dei viola in una coppa come bistrattata per tre anni ma rincorsa adesso (giustamente) come l'el Dorado come la Conferenceserve tutto ciò (vittoria della Coppa Italia del Milan, vittoria del Milan contro Roma e Monza, pari tra Torino e Roma, sei punti in due gare della Fiorentina con Bologna e Udinese), beh significa che qualcosa è andato storto.

SCENARIO B - C'è poi un'altra strada, più tortuosa perché porta a supportare Italiano nella notte di Roma. La traccia la Nazione: per prima cosa, con la vittoria del Bologna stasera i viola dovranno battere gli emiliani al Franchi e poi l’Udinese in trasferta. Contro i rossoblù, basterà una vittoria con qualsiasi punteggio grazie al netto vantaggio nella differenza reti generale. Ma non basta. Gli incastri sono numerosi e delicati. Nel prossimo turno, la Fiorentina dovrà sperare in un pareggio tra Roma e Milan all’Olimpico e in una sconfitta della Lazio a San Siro contro l’Inter. Solo così si manterrebbe viva la possibilità di sorpassare almeno una tra le due romane. All’ultima giornata, oltre alla necessaria vittoria viola a Udine, servirà un altro risultato favorevole: o un pari o una sconfitta della Roma a Torino contro il Toro, oppure un risultato negativo della Lazio in casa contro il Lecce, ancora in lotta per salvarsi.

Qui la classifica a 180' dal termine, tra parentesi sono indicate le partite rimanenti per ogni squadra (in maiuscolo se la suddetta squadra affronterà quel determinato avversario in casa). Ricordiamo che la quarta classificata si qualifica alla Champions League, la quinta e la vincitrice della Coppa Italia in Europa League e la sesta in Conference League. In caso la vincitrice della Coppa Italia rientri tra le prime quattro alla fine del campionato allora tale squadra si qualifica alla Champions, con la quinta e la sesta in EL e la settima in Conference. In caso la vincitrice della Coppa Italia chiuda o quinta o sesta, allora il quinto e sesto posto varranno l'EL e il settimo la Conference. In caso la vincitrice della Coppa Italia chiuda settima, la quinta si qualifica all'EL e la sesta in Conference. 


4) Juventus 64 (UDINESE - Venezia)
5) Lazio 64 (Inter - LECCE)
6) Roma 63 (MILAN - Torino)
7) Bologna 62 (Fiorentina - GENOA)
8) Milan 60 (Roma - MONZA)
Fiorentina 59 (BOLOGNA - Udinese)

(foto generata