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Italiano, i tifosi votano per gli applausi: da Baggio a Vlahovic come il Franchi ha accolto i suoi exTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom
Oggi alle 11:00Copertina
di Samuele Fontanelli
per Firenzeviola.it

Italiano, i tifosi votano per gli applausi: da Baggio a Vlahovic come il Franchi ha accolto i suoi ex

Nel 2009 nelle sale italiane usciva al cinema "Ex", un film diretto da Fausto Brizzi che parlava delle vicissitudini di alcune coppie ormai separate. Ecco questo potrebbe essere il titolo anche della serata di domani quando al Franchi tornerà, da ex appunto, Vincenzo Italiano. A differenza della commedia, con protagonisti tra gli altri Claudio Bisio e Fabio De Luigi, dove risboccia l'amore e le coppie originali tornano insieme, domenica sera Italiano non siederà di nuovo sulla panchina della Fiorentina ma guiderà il Bologna proprio contro i viola. 

Accoglienza con gli applausi
Considerando la situazione di classifica, con i viola che difficilmente riusciranno a raggiungere l'Europa anche in caso di vittoria sui rossoblu, e il successo di mercoledì sera in Coppa Italia della formazione felsinea dopo le tre finali perse da Italiano sulla panchina della Fiorentina, il ritorno al Franchi del tecnico siciliano è il tema di principale di questo derby dell'Appennino tra i gigliati e il Bologna. FirenzeViola.it ha chiesto ai tifosi con un sondaggio come vorrebbero accogliere l'allenatore nativo di Karlsruhe domani sera e la maggioranza ha optato per gli applausi. 

Dopo l'esultanza sfrenata per la vittoria nella gara di andata e le successive polemiche, oggi, a quasi un anno di distanza dalla finale di Atene contro l'Olympiacos (l'ultima gara sulla panchina della Fiorentina di Italiano), il 64,02% dei lettori di FirenzeViola.it pensa che sia giusto accogliere Italiano con gli applausi. Al secondo posto c'è l'opzione "indifferenza" con il 25,21% delle preferenze mentre in ultima posizione con solo poco più del 10% dei voti c'è l'alternativa dei fischi. Un risultato piuttosto inatteso soprattutto se pensiamo alle parole di Daniele Pradè nel post partita della gara di andata, alle numerose polemiche successive e alle divisioni che Italiano ha suscitato nel suo triennio sulle rive dell'Arno. Forse il successo del tecnico siciliano in Coppa Italia ha fatto ricredere molti dei quali lo ritenevano un allenatore che nel momento decisivo non riusciva a far fare il salto di qualità alla propria squadra. Oppure in tanti a Firenze hanno deposto l'ascia di guerra sentendo la dedica alla famiglia Barone al termine del successo in Coppa Italia contro il Milan. Sta di fatto che il sondaggio di FirenzeViola.it ha dato come esito gli applausi. Vedremo poi domani al Franchi quale sarà nella pratica l'accoglienza del popolo fiorentino.

Le accoglienze del passato
Parlando delle accoglienze riservate dal Franchi ai suoi ex beniamini non possiamo non citare quanto accaduto il 6 aprile 1991. Al Franchi, per Fiorentina-Juventus, torna Roberto Baggio. Il Divin Codino, dopo aver rifiutato di battere un calcio di rigore, esce tra i fischi dello stadio che tanto lo aveva amato. Mentre cammina sotto la tribuna però raccoglie una sciarpa gigliata lanciatagli da un tifoso. In un attimo i fischi si tramutano in applausi e Baggio rientra negli spogliatoi sotto l'ovazione della Curva Fiesole. 

L'estremo opposto di questo incredibile abbraccio finale da parte di tutto lo stadio è avvenuto con il ritorno da avversario a Campo di Marte di Dusan Vlahovic, forse il più sentito tradimento tra i tanti giocatori viola passati alla Juventus in anni recenti. Era il 2 marzo del 2022 quando l'attaccante serbo, passato a gennaio alla Juventus, tornò al Franchi per la gara di andata delle semifinali di Coppa Italia. La Curva Fiesole gli dette il "bentornato" con una coreografia da brividi che richiamava l'inferno di Dante Alighieri e in modo particolare il nono cerchio, quello dei traditori. Tra coreografia e fischietti venduti fuori dall'impianto di Campo di Marte, il ritorno al Franchi di Vlahovic fu tutt'altro che piacevole (era lecito aspettarselo) per l'attaccante serbo. 

Parlando di allenatori invece, in tempi recenti sono tornati a Firenze due tecnici che in viola hanno sicuramente lasciato un bel ricordo. Il primo è Cesare Prandelli che al Franchi, dopo aver lasciato la Fiorentina, è tornato solamente una volta con il Genoa nel 2019. Era l'ultima giornata di campionato, gli ultimi 90 minuti dell'era Della Valle, i gigliati e i rossoblu rischiavano la retrocessione e sul campo il match terminò 0-0 con le due squadre che non si fecero male lasciando andare in Serie B l'Empoli sconfitta contemporaneamente a Milano dall'Inter. Prandelli però, nonostante la tensione, venne accolto da un bell'applauso al momento dell'uscita dal campo. Bell'accoglienza anche per Stefano Pioli. Al di là dei risultati sportivi, che portarono il tecnico emiliano all'esonero nell'aprile del 2019, Pioli rimarrà per sempre legato a Firenze per quanto accaduto a Davide Astori. Al suo ritorno al Franchi da avversario infatti, il 22 febbraio 2020, l'allora allenatore del Milan venne ricevuto dagli applausi di tutto lo stadio e da uno striscione in Curva Fiesole che recitava: "Uomo vero e grande condottiero... Stefano per sempre uno di noi". 

Tornando indietro di quasi 20 anni, nessun fischio neanche per Claudio Ranieri che, dopo quasi 10 anni dal suo addio ai viola nell'estate del 1997, tornò al Franchi da avversario sulla panchina della Juventus. Era il 2007 e il match finì 1-1. Ecco una curiosità. Al di là dell'accoglienza, con applausi, fischi o indifferenza, questi tre allenatori hanno tutti pareggiato al loro ritorno a Firenze. Domani sera un pareggio non servirebbe ai gigliati. Speriamo che questa ricorrenza finisca e che i viola possano festeggiare un successo che sarebbe fondamentale per continuare a credere nell'Europa.