Spareggio remoto, incastri Napoli-Inter: rebus Serie A, tutto quello che c'è da sapere

“Siamo a 180 minuti dalla fine di una stagione fenomenale, è tutto ancora in bilico”. Luigi De Siervo, da Parma, è tornato a parlare ieri di una Serie A davvero aperta a qualsiasi verdetto. Nel corso della conferenza stampa di presentazione del festival della Serie A, l’amministratore delegato di Lega ha parlato anche della possibilità dello spareggio scudetto in caso di arrivo a pari punti per Inter e Napoli: “È onestamente remota, ma verrà programmata anche quella”.
Perché è improbabile. Il riavvicinamento dell’Inter al Napoli in classifica, a livello meramente statistico, ha reso più probabile la disputa dello spareggio. Se con un distacco di tre punti vi era circa il 9.88% di possibilità che Inzaghi e Conte chiudessero con lo stesso punteggio, adesso questa percentuale è salita all’incirca al 12.35%. La statistica, però, l’ha spiegata come pochi Trilussa, in una delle sue poesie più celebri: se una persona mangia un pollo e l’altra no, in media hanno mangiato mezzo pollo a testa. I freddi numeri, nel nostro caso, non tengono conto dei valori in campo: per arrivare a pari punti, è necessario che il Napoli perda una partita e l’Inter ne pareggi una. Altro che braccino, per le due formazioni più forti del campionato a un passo dal traguardo.
Ma una data va trovata. Per quanto remota sia come possibilità, in base alle condizioni attuali la Lega ha comunque necessità di riservare una data per l’eventuale disputa dello spareggio. La strada più tradizionale porterebbe a martedì 27 maggio, con l’ultima giornata di campionato disputata regolarmente di sabato e domenica. Una soluzione considerata a oggi non ottimale in via Rosellini - nonostante di recente il presidente Simonelli abbia ricordato che, allo stato attuale, il calendario preveda questo -, perché quattro giorni dopo l’Inter scenderà in campo a Monaco di Baviera con il Paris Saint-Germain e in Lega c’è tutto l’interesse a dare alla squadra di Simone Inzaghi il maggior tempo possibile per preparare una finale di Champions che riporterebbe l’Italia in vetta all’Europa.
Le posizioni dei club. Entrano in gioco le due società coinvolte - il Como, sfidante dell’Inter all’ultima, è spettatore abbastanza disinteressato, mentre del Cagliari si parlerà -. L’Inter, come prevedibile, condivide la speranza di avere più tempo per la finale di Champions, e per questo sposerebbe ben volentieri il piano della Lega (si deciderà lunedì in consiglio, dove l’Inter è rappresentata e il Napoli no) di anticipare le gare dei nerazzurri e del Napoli, in programma nell’ultima giornata, a mercoledì 21 maggio (quando però di sera ci sarà la finale di Europa League) o a giovedì 22 maggio. In questo modo, l’eventuale spareggio si giocherebbe domenica 25. Il club di De Laurentiis ha le sue remore: festeggiare lo scudetto (a oggi, Conte è padrone del proprio destino) a metà settimana non sarebbe il massimo, e in fin dei conti anche accorciare la settimana di lavoro per andare incontro all’Inter non è qualcosa che, pure legittimamente, interessi troppo ai partenopei. Da capire chi si metterà di traverso e con quale tenacia: al momento, la soluzione più probabile sarebbe anticipare Inter e Napoli alla penultima - meglio il giovedì per poter giocare di sera, ma dipende anche da questioni di ordine pubblico -, ma non è escluso che alla fine si vada al weekend, nella convinzione che l’improbabile spareggio scudetto non si terrà. Certo, per l’Inter vorrebbe dire assumersi il rischio, anche se basso, di doverlo poi giocare a pochi giorni dalla finale.
La variabile Cagliari. Un peso in queste vicende ce l’ha anche la squadra di Nicola. Avversari del Napoli all’ultima giornata di campionato, i sardi potrebbero non essere ancora salvi. È per questo che una decisione sarà presa solo lunedì, dopo le gare della 37^ giornata. Con il Cagliari già salvo, Como-Inter e Napoli-Cagliari potrebbero essere anticipate senza troppe difficoltà organizzative. Se invece i rossoblù fossero ancora a rischio retrocessione, l’effetto trascinamento porterebbe con sé quasi tutte le partite dell’ultima giornata: Lazio-Lecce e Venezia-Juventus rendono infatti molto probabile che la corsa salvezza e quella per l’Europa si intersechino (ricordiamo che si devono giocare in contemporanea le partite con gli stessi obiettivi). Spostare un intero turno a metà settimana diventerebbe, inevitabilmente, molto più complicato.
E la sede dello spareggio? Torniamo all’improbabile sfida tra Napoli e Inter in caso di arrivo a pari punti. La data, come visto, è da scegliere tra domenica 25 e martedì 27. La location, pure. Da regolamento e da classifica avulsa, si dovrebbe giocare a San Siro, visto che in questo momento l’Inter ha una differenza reti nettamente migliore rispetto a quella del Napoli. Al Viminale nutrono però forti dubbi sulla gestione dell’ordine pubblico con la partita a Milano e, in maniera del tutto controintuitiva, valutano di ordinarne la disputa a Roma. Ma questo si vedrà. Forse.
