
Caso Zaniolo, cosa è successo e cosa rischia: possibile squalifica lunga
"Comunque vada, la brutta figura resta". La Gazzetta dello Sport si esprime così stamani nel provare a inquadrare cosa è successo al Viola Park due sere fa con Nicolò Zaniolo protagonista. Dopo la presunta colluttazione tra il giocatore della Fiorentina e alcuni giovani della Roma, la Procura Federale sotto la guida del capo Giuseppe Chinè ha aperto un fascicolo per indagare su cosa sia effettivamente successo e quali punizioni applicare. Si va di corsa - spiega la rosea - perché entro venerdì verranno ascoltate tutte le persone coinvolte, non solo i protagonisti di questa bruttissima storia, ma chiunque sia in grado di fornire elementi utili a ricostruire i fatti. Qualcosa hanno visto gli ispettori federali, che hanno segnalato a Chinè la necessità di aprire l’indagine.
Il club giallorosso, che lunedì ha denunciato i fatti, ieri sera ha diffuso un nuovo comunicato, molto più dettagliato e pesante. Non sarà difficile per Chinè accertare con esattezza i danni fisici riportati dai due giocatori giallorossi Almaviva e Litti, che potrebbero anche denunciare Zaniolo penalmente per lesioni personali. La presenza di referti medici con prognosi così importanti peggiorano ulteriormente la posizione del calciatore viola. Il fatto che la rissa sia avvenuta fuori dal campo, dopo una partita in cui il presunto aggressore nemmeno disputava, non costituirebbe un’aggravante, mentre potrebbe pesare la motivazione del gesto violento. Per conoscere tutti i dettagli serviranno gli interrogatori, ma viste le circostanze il rischio di squalifica molto importante (di quelle definite in mesi e non in giornate per capirci) per Zaniolo sia altissimo.





