
Caos-Fiorentina tra contestazioni e allenatore (vecchio e nuovo) in sospeso
Caos. All'indomani delle dimissioni di Raffaele Palladino, la Fiorentina si ritrova a cercare inaspettatamente (visto il prolungamento del contratto) un nuovo allenatore ma anche alle prese con una contestazione durissima della tifoseria, curva Fiesole in particolare che si è sentita tirare in ballo martedì dal presidente viola. Se già le contestazioni erano avvenute dopo le gare pur vinte con Bologna e Udinese, le parole di Commisso in conferenza stampa hanno acuito il malcontento e la risposta è arrivata forte e chiara oggi, anche dal Centro di Coordinamento a ribadire unità nella tifoseria stessa. Con il direttore sportivo Pradè, del quale si chiedono le dimissioni, nel mirino.
Un nuovo tecnico da individuare
Una situazione dunque che al Viola Park rende ancora più difficile prendere decisioni sul futuro tecnico, con un allenatore che si ritroverebbe alle prese con il malcontento della piazza, a prescindere dal nome. Un profilo che abbia le spalle larghe insomma e l'esperienza per allenare in una piazza in subbuglio con la dirigenza. Di sicuro sarebbe un errore 'buttare il bambino con l'acqua sporca' e "spaventare" anche quei giocatori importanti che la Fiorentina ha ancora in rosa e che potrebbero anche fare da vetrina per il progetto viola e allettare tecnici esperti. Le scelte dunque andranno fatte, ora più che mai, con lucidità e fermezza, difendendole e ripartendo dalle cose positive fatte in questa stagione da Palladino.
Rapporto con Palladino da sistemare
C'è anche da chiarire la situazione con l'ormai ex tecnico campano visto che le dimissioni non sono ancora state ufficializzate e la questione potrebbe anche prolungarsi, in un braccio di ferro che eviti il danno di una nuova squadra (versione respinta con forza dall'ex viola) dopo la beffa del repentino addio.







