
L'arrivo di Dzeko al Viola Park apre il sipario sulla nuova stagione, ma è in mezzo al campo che la Fiorentina può cambiare volto
L’arrivo di Dzeko a interrompere il silente post-Palladino, segnale che la Fiorentina sta ripartendo davvero. Certo, la visita del bosniaco a quella che sarà la sua nuova casa arriva in un momento in cui il club è dietro a parecchie riflessioni, ma intanto segnale il primo passo verso la nuova stagione, e soprattutto una nuova disponibilità offensiva per il neo tecnico Pioli
Continuità tattica
In attesa di seguire le orme di Dzeko l’allenatore parmigiano sta comunque seguendo dall’Arabia le evoluzioni del mercato viola, e d’altronde l’avallo sull’operazione con il Fenerbache è arrivato proprio da lui. Semplici indizi, chiaro, ma che anticipano una strategia che sarà fedele al 3-5-2 con il quale la Fiorentina ha chiuso l’ultima annata e nel quale è soprattutto a centrocampo che servirà intervenire.
Tre certezze in mezzo e il rinnovo di Mandragora in sospeso
Intanto per ciò che riguarda le uscite da casa viola è già filtrata la volontà di non riscattare Cataldi, altro elemento del centrocampo destinato a salutare Firenze. Con il ritorno nella Capitale dell’ex laziale diventano 4 i tasselli che lasciano la maglia viola dopo appena una stagione: Bove, Adli, Folorunsho e appunto Cataldi, mentre su Mandragora la vicenda del rinnovo in sospeso tiene tutto ancora in discussione (interessi esterni inclusi). Quattro interpreti che necessitano sostituti e una priorità chiamata regista, aspetto che ha già dato vita a più di un rumors di mercato
I profili per il centrocampo
Non è un caso se intorno alla Fiorentina siano proliferati i nomi relativi al centrocampo, dall’ex rossonero Bennacer all’interista Asllani, dal granata Ricci fino all’empolese Anjorin. Opzioni che al momento restano solo teoriche ma che indicano la strada che vuol percorrere la dirigenza, assicurando al tecnico un elemento da schierare davanti alla difesa che possa gestire la maggior parte delle manovre. Perchè anche se non sarà una vera e propria rivoluzione è in mezzo al campo che la Fiorentina può cambiar volto, lo confermano i primi sondaggi da parte della dirigenza viola.







