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Sorrisi e non solo. Dalla presentazione al Viola Park, un segnale forte dalla Fiorentina
Oggi alle 00:00Copertina
di Redazione FV
per Firenzeviola.it

Sorrisi e non solo. Dalla presentazione al Viola Park, un segnale forte dalla Fiorentina

All'inizio è quasi sempre tutto bello, lo è nelle storie d'amore, lo è all'alba di una stagione sportiva. E quindi è inutile soffermarsi troppo sull'entusiasmo, i sorrisi e i cori del Viola Park - non scontati, visto il burrascoso mese di maggio in cui molti dei protagonisti si erano congedati, tra eliminazione cocente in Conference e Palladino-gate. L'entusiasmo è stato dato anche e soprattutto dall'aver rivisto alcuni di quei protagonisti ancora in viola: David De Gea sì, ma in particolar modo Dodo e Moise Kean.

Hanno parlato tutti e tre. Ed è questo il grande messaggio della serata: non il contenuto, qualche frase di rito, il ringraziamento ai millecinquecento presenti e una manifestazione d'impegno e dedizione per quello che verrà, ma il modo. È importante sottolineare quello: Moise Kean, Dodo, ma anche Rolando Mandragora. Probabilmente tre dei migliori della scorsa stagione, tre personaggi chiacchierati fronte mercato, tre casi diversi ma con lo stesso alone di incertezza sul futuro. Hanno parlato davanti al popolo viola, non importa come, ma l'hanno fatto. Così facendo, hanno scacciato il fantasma della partenza - anche se nulla è scontato ancora. (qui le loro parole).

Poi c'è stato Stefano Pioli, non più in ferie ma già on fire. È entrato sulle note della sua canzone Freed from desire, e sul suo vecchio coro. L'ultima volta che lo avevano cantato era stato a San Siro, dopo un 3-3 contro la Salernitana. Era il 25 maggio 2024, l'ultima sulla panchina del Milan prima dell'esilio dorato in Arabia. Ecco se dobbiamo prendere delle vibrazioni emotive dalla serata, scegliamo le sue, che proprio di quello ha parlato: "Alleno per emozionare ed emozionarmi e so che qui a Firenze lo posso ancora fare". Ora è tutto bello e tutto giusto, arriveranno anche tempi difficili e Pioli lo sa, ma intanto si può godere un ambiente unito e una squadra che finora è riuscita a tenere i suoi pezzi pregiati. Che stasera c'hanno messo la faccia. E non è poco.