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Ma quale paese per vecchi: il Napoli aveva bisogno di De Bruyne, il Milan di Modric, la Fiorentina e il Bologna di Dzeko e Immobile. I problemi dei club italiani sono altri, uno su tutti
Ma quale paese per vecchi. Chi pensa questo non conosce i motivi che stanno dietro a quattro colpi sensazionali del nostro campionato. I problemi sono altri, semmai: l'incapacità di alternare giocatori d'immensa esperienza e personalità a talenti da crescere e a cui dare fiducia. Le rose troppo ampie, i giocatori presi per rapporti piuttosto che per un'idea vera, forte e decisa. L'incapacità di molte società di vendere e di progettare. L'improvvisazione. I problemi non sono certo Luka Modric, Kevin de Bruyne, Ciro Immobile ed Edin Dzeko. Anzi.
Chi parla e chi sostiene quella tesi, evidentemente, non conosce le ragioni dei quattro club nel prendere questi calciatori. Il Napoli ha vinto meravigliosamente uno Scudetto, in un anno senza Coppe. E Antonio Conte, per fare lo step successivo, ha chiesto alla proprietà e alla dirigenza di migliorare sia i titolari che la profondità della rosa. Non solo: ha chiesto esperienza, ha voluto un gioiello straordinario da mettere in mezzo al campo. E con la Champions da volersi giocare non certo da sparring partner, ecco che Kevin de Bruyne era quello che serviva, un centrocampista come pochi altri nella storia recente del calcio. E che dire di Luka Modric. Perché le critiche a Igli Tare e Giorgio Furlani? Massimiliano Allegri ha bisogno di giocatori di grande esperienza a cui aggrapparsi nei momenti difficili e da usare come fari del progetto in quelli dove serve entusiasmo. A trentanove anni, Modric ha giocato di fatto tutta la scorsa stagione al Real Madrid. E' pronto per essere protagonista e per far crescere un Milan che ha disperato bisogno di giocatori come lui.
Lo stesso dicasi per Ciro Immobile e per Edin Dzeko. Cosa è stato imputato al Bologna nella scorsa annata in Europa? Inesperienza. Santiago Castro e Thjis Dallinga hanno evidenziato sì doti importanti ma la rosa in generale del club emiliano ha messo in mostra lacune dal punto di vista della gestione delle gare secche, a livello continentale. La vittoria della Coppa Italia ha dato consapevolezza e voglia di fare uno scalino in più. Immobile arriva dalla Turchia proprio per questo, e lo stesso vale per Dzeko. Alla soglia dei quaranta, può essere quel porto sicuro che Stefano Pioli cerca, sia al fianco di Moise Kean che nei momenti difficili. E poi sarebbe sin troppa grazia sperare in un'altra annata simile della punta dell'Italia, se non migliore. Sbagliato sarebbe stato da parte della Fiorentina andare al tavolo della prossima stagione ancora con una sola fiche.
Per questo i problemi, come detto, sono altri. Sono rose troppo lunghe. Sono formule studiate per i bilanci. Sono giocatori di grande esperienza che dovrebbero crescere un progetto e allora anche i migliori giovani meritevoli di farlo. I ragazzi non devono giocare solo perché tali e allora, per lo stesso motivo, gli over non devono esser messi da parte solo perché vintage. L'uno, funzionale all'altro. Così nasce un progetto vincente.
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