Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
tmw / fiorentina / L'editoriale
I soliti esuberi ritardano gli ultimi colpi da Champions. L'acquisto di una punta si intreccia col futuro di Kean. Comuzzo un assegno che nessuno vorrebbe incassare ma che tiene in ansia la Fiorentina. Al via i giorni di PradèTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Pietro Lazzerini
per Firenzeviola.it

I soliti esuberi ritardano gli ultimi colpi da Champions. L'acquisto di una punta si intreccia col futuro di Kean. Comuzzo un assegno che nessuno vorrebbe incassare ma che tiene in ansia la Fiorentina. Al via i giorni di Pradè

Il mercato della Fiorentina va avanti adagio. Grazie al lavoro portato avanti nel primo spezzone d'estate, la squadra in Inghilterra ha lavorato con una buona fetta di rosa già costruita e dunque senza patemi legati alle trattative. O meglio, qualche grattacapo la dirigenza viola lo sta affrontando, ma è soprattutto legato alle cessioni che dovranno poi fare spazio agli ultimi colpi in entrata. Dopo la cessione di Mbala Nzola al Pisa, che ha fatto discutere per il giusto controriscatto inserito nell'accordo da parte di Pradè, ora anche Riccardo Sottil è pronto a salutare il Franchi per sposare il progetto di Di Francesco al Lecce. Non un grande affare da un punto di vista economico, giusto per incassare 500mila euro di prestito oneroso, ma secco, e per risparmiare l'ingaggio di un giocatore già da settimane fuori dal progetto tecnico di Pioli. 

Esuberi e rinnovi
Gli esuberi da salutare però sono ancora molti. Da Ikoné a Barak passando per Brekalo, Infantino e, probabilmente anche Sabiri e Bianco, il lavoro dei dirigenti in questi giorni è soprattutto concentrato proprio su come liberarsi di ingaggi pesanti che stanno ritardando anche le trattative per i rinnovi. Mandragora aspetta il giorno dell'incontro, forse decisivo, tra il suo entourage e la Fiorentina. I viola proporranno un accordo a cifre pressoché identiche a quelle attuali (1,6 milioni a stagione), gli agenti chiederanno un ingaggio più alto rischiando di portare la trattativa fino alla rottura. La soluzione migliore sarebbe quella di un passo verso l'altro, anche perché Mandragora nelle rotazioni ci sta senza problemi a meno che il club di Commisso non abbia in mente un colpo in entrata che possa sopperire all'assenza di un giocatore attaccato alla maglia, continuo e affidabile. Un cambio con Nicolussi Caviglia per esempio, convincerebbe molti, ma la Fiorentina perderebbe ulteriore esperienza in una mediana già orfana di un leader della scorsa stagione come Cataldi. 

Intreccio Kean
L'altro grande rinnovo, atteso da tutti come uno snodo fondamentale in vista della prossima stagione è quello di Moise Kean. C'è da dire che il ragazzo non sembra certo turbato dal rinnovo che tarda ad arrivare e questo permette alla società di prendersi il tempo necessario per presentarsi davanti ai suoi agenti senza troppe pressioni. Il rinnovo si farà, è nell'interesse di tutti, anche se la curiosità intorno alle possibili modifiche intorno alla clausola resta. Per Dodo al momento non ci sono margini di manovra, ma anche in questo caso, il brasiliano continua a lavorare con grande serenità e senza modificare il proprio rendimento quotidiano. Magari più avanti se ne riparlerà, intanto la cessione non sembra d'attualità e questo è importante per Pioli e la squadra in generale. Discorso diverso per Fortini che potrebbe nuovamente partire in prestito, aprendo l'ennesimo vuoto sulla fascia. Un vuoto che andrà colmato nei giorni di Pradè. 

Pressing su Beltran
Sì perché gli ultimi 10 giorni di calciomercato sono quelli della sana pressione che un direttore, seppur al centro della critica come Pradè, sfrutta per dare il meglio di sé. Saranno giorni convulsi, fatti di telefonate e di potenziali occasioni, che come sempre vedranno la Fiorentina protagonista. Infatti oltre all'esterno che dovrà essere acquistato nel caso di un'eventuale cessione di Fortini, la Fiorentina dovrà acquistare almeno un altro centrocampista e una punta. L'attaccante è un tema di discussione di massa a Firenze e all'interno del Viola Park. Il no di Beltran al Flamengo ha infastidito un po' tutti, con dirigenti di Commisso che hanno chiesto agli agenti dell'argentino di portare al più presto un'offerta simile a quella dei brasiliani. Beltran potrebbe comunque partire anche in prestito negli ultimi giorni di trattative, ma questo costringerebbe la Fiorentina o ad un anticipo di cassa o a  un altro prestito in entrata. 

Un attaccante con sguardo al futuro
La strategia che porta (o portava) a Ioannidis, riguarda anche lo stesso Kean. Prendere il greco significava anticipare l'acquisto di un attaccante che, se calato nel tempo dentro alla dimensione viola in modo migliore rispetto alle punte del recente passato, avrebbe potuto far vivere meglio alla stessa Fiorentina un potenziale futuro distacco dall'attuale punta titolare di Pioli. Probabilmente Pradè e Goretti proveranno a portare in viola una punta di livello proprio immaginandosi un domani senza Kean, ma senza la cessione di Beltran, questo tipo di operazione potrebbe essere rimandata a un prossimo futuro. 

Apprensione Comuzzo
In ogni caso i giorni sono quelli in cui da un momento all'altro può succedere di tutto e questo vale anche per Comuzzo. Il difensore è uno degli uomini mercato della Fiorentina. Una sua cessione potrebbe potenzialmente coprire tutta la fine del mercato. Nessuno vuole la sua partenza, ma se un club di Premier dovesse presentarsi con 35 milioni, le riflessioni su una sua partenza ripartirebbero come accaduto a gennaio. Per questo i dirigenti si sono guardati intorno anche per quanto riguarda un ruolo che sembra ampiamente coperto. Nessuno si vuole trovare impreparato davanti a una potenziale operazione super onerosa in uscita. 

I giorni di Pradè
Stiamo entrando nei giorni più complessi, quelli del coraggio e delle operazioni che cambiano l'inerzia delle stagioni. Basti pensare a quando l'anno scorso tra le ciliegine di fine mercato arrivò Gosens. Avere lui al posto di Biraghi come leader e come esterno sinistro è stato uno dei più grandi upgrade dell'ultimo anno. È giusto e lecito immaginarsi che proprio nei prossimi giorni, da qui al 1° settembre, Pradè provi ad estrarre un altro coniglio dal cilindro. Anche perché se la lotta Champions è ancora un mezzo miraggio, con un paio di veri aggiustamenti in entrata, anche la corsa al quarto posto diventerebbe più di un semplice sogno.