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tmw / fiorentina / L'editoriale
Tre acquisti in meno di due settimane. Quanto sarà fondamentale il passaggio del turno in Conference? Il passato ci insegna che i playoff incidono sul mercato. Piccoli il primo della lista in attacco. Ecco l'identikit del difensoreTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Lorenzo Di Benedetto
per Firenzeviola.it

Tre acquisti in meno di due settimane. Quanto sarà fondamentale il passaggio del turno in Conference? Il passato ci insegna che i playoff incidono sul mercato. Piccoli il primo della lista in attacco. Ecco l'identikit del difensore

La Fiorentina è ancora un cantiere aperto. Mancano meno di due settimane alla fine del mercato e in casa viola l'idea è quella di mettere a segno ancora tre acquisti. Saranno 10 giorni, qualcosa in più, fondamentali e le trattative andranno avanti su più fronti, senza dimenticare che da domani si inizierà a fare sul serio, con la prima partita ufficiale della stagione nel playoff di Conference League. Una doppia sfida, contro il Polissya, che varrà tantissimo e inciderà anche sul calciomercato. Il passaggio alla prossima fase della competizione, quella con la mega classifica, sarà infatti fondamentale e a dimostrarcelo sono anche le mosse fatte dalla Fiorentina lo scorso anno, quando dopo la qualificazione arrivarono Bove, Cataldi e Gosens (qualche ora prima). Il motivo è semplice. Avere una rosa profondissima per giocare due competizione, al netto della Coppa Italia, è un conto, per il solo campionato, invece, non ha alcun senso.

Le mosse di Pradè e Goretti.
Sia chiaro, la Fiorentina non potrà stare con le mani in mano fino a giovedì 28 agosto intorno alle 23, in attesa di conoscere il suo destino europeo, ma qualcosa si lascerà aperto, con la coppia mercato Pradè-Goretti, che dovrà comunque avere delle idee importanti, visto che il budget a loro disposizione, arrivati a questo punto del mercato, è praticamente nullo. Qualcosa arriverà inevitabilmente dalle cessioni: Beltran deve decidere se accettare la proposta del CSKA Mosca o meno, e sarebbe importante che dicesse sì ai russi, in modo da far incassare 11 milioni di euro, fondamentali, alla società. Il Vichingo ormai è fuori dal progetto, inutile nascondersi, e allora anche per se stesso è giusto che provi una nuova avventura. Poi ci sono i nomi di Bianco e Richardson, dai quali potrebbe arrivare altro da investire nei colpi in entrata, senza tralasciare il nome di Rolando Mandragora, visto che in caso di offerta da 10 milioni di euro potrebbe lasciare Firenze. Tutto questo possibile tesoretto per i tre obiettivi, un difensore, un centrocampista e un attaccante.

Gli obiettivi.
Partendo dalla difesa l'identikit è quello di un giocatore veloce e di piede destro, due caratteristiche fondamentali che Pioli ha richiesto espressamente. Difficile trovarlo in Italia, probabilmente, e lo sguardo allora deve andare all'estero. Per quel che riguarda il centrocampista, invece, la caratteristica principale è quella di un calciatore in grado di fare l'incursore. Sohm e Fagioli danno garanzie in quanto a qualità, quantità e inserimenti, ma serve qualcosa in più, perché la stagione, e lo sappiamo molto bene, sarà lunghissima. Infine l'attaccante: il nome è quello di Roberto Piccoli e la formula potrebbe essere quella del prestito con diritto di riscatto che potrebbe diventare obbligo a determinate condizioni. Per capirsi, un'operazione alla Gudmundsson, con il prestito oneroso molto alto e il riscatto per l'estate prossima. Non sarà facile ma la Fiorentina pensa di poter riuscire a convincere il Cagliari. Saranno due settimane di fuoco dunque, tra campo e calciomercato, perché il cantiere viola deve essere chiuso senza sbavature.