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Nicolussi Caviglia si presenta: "Ho un grande rapporto con Kean. Io e Fagioli complementari. Mi ispiro al gol e all'Iliade"
Oggi alle 14:00Copertina
di Alessandro Di Nardo
per Firenzeviola.it
fonte dal Viola Park - Alessandro Di Nardo

Nicolussi Caviglia si presenta: "Ho un grande rapporto con Kean. Io e Fagioli complementari. Mi ispiro al gol e all'Iliade"

Dal Wind Media Center del Viola Park, parola ad Hans Nicolussi Caviglia. Il nuovo acquisto della Fiorentina, prelevato dal Venezia con la formula del prestito oneroso (1 milione di euro) e diritto di riscatto a 7 milioni (con la possibilità che possa diventare obbligo al raggiungimento di un determinato minutaggio) ha parlato così nella conferenza stampa di presentazione della sua nuova esperienza in viola: "Ho avuto tanti interessi (conferma quelli di Bologna e Torino, ndr), ma sono felice di essere qui. Mi piace molto il golf e lo apprezzo. Trovo che ci siano somiglianze con il calcio, soprattutto quando devi trovare la concentrazione, pensare prima di agire e stare nel presente, concentrandoti solo su un gesto tecnico. Questa cosa la riporto anche sul campo, in alcune situazioni come i calci piazzati".

Felice di rincontrare Moise Kean?
"Con Moise ho un rapporto fantastico. Ci conosciamo da quando avevamo otto anni, non avevamo più giocato insieme negli ultimi anni ma siamo sempre in contatto. Sono contento di incontrarlo di nuovo perché ho un legame forte con lui e sono felice di ritrovarlo in campo".

Come mai il numero quattordici?
"Il quattordici è un numero che porto dietro da sempre, è la data di nascita della mia sorella e poi perché una delle figure a cui mi ispiro e Crujiff, ispirazione da giocatore ma anche da allenatore. Da lui porto avanti due concetti, disciplina e creatività, due cose che come diceva lui possono coesistere".

In che ruolo si vede in campo?
"Son contento di avere questa settimana a disposizione per conoscere tutti. Posso giocare sia a due che a tre, come vertice basso. Con Nicolò ho giocato tante volte e mi piace giocare con lui, possiamo coesistere".

Obiettivi per quest'anno?
"Penso a lavorare nel quotidiano. Questa settimana è il centro di tutto. Cercherò di dare il mio contributo, son contento perché a centrocampo abbiamo tante caratteristiche".

Da uomo di cultura, che libro sta leggendo?
"Adesso sto rileggendo l'Iliade. L'avevo studiato a scuola e lo trovo ancora molto attuale".

Che ricordi ha della stagione a Venezia? Ha parlato con Duncan prima di venire qui?
"A Venezia sono legatissimo, è stata una stagione da cui ho imparato molto. Con Alfred c'è un rapporto stupendo, gli scorsi giorni mi ha dato consigli sulla città e il club, mi ha parlato benissimo di questa realtà".

Ha un calciatore a cui si ispira per i calci piazzati?
"Sono cresciuto guardando da vicino un fuoriclasse come Pjanic. Poi mi piace molto James Ward-Prowse, mi ispiro a lui nel modo di calciare".

Come ha vissuto il passaggio dalla finale di Coppa Italia da titolare giocata e vinta nel maggio 2024 con la Juventus di Allegri e il successivo passaggio al Venezia? E come commenta le parole di Thiago Motta, che ha detto che avrebbe voluto trattenerla a Torino?
"Venezia era uno step da cui dovevo passare per crescere. Per me è stata una stagione importante, in cui ho migliorato le mie doti da leader anche a livello di comunicazione. Purtroppo non è finita bene ma posso sicuramente imparare molto. Per quanto riguarda le parole di Thiago Motta fanno piacere, quando mi alleno cerco di dare il massimo, l'ho fatto anche la scorsa estate ma ci sono state situazioni diverse di mercato. Ora sono a Firenze e cercherò di mostrare quanto sono cresciuto".

In cosa può migliorare?
"Ogni giocatore può migliorare tanto. Io posso fare meglio nel colpo di testa. Ora sto lavorando tanto sulle traiettorie, utilizzo varie tecniche ma posso migliorare anche in quello".

Cosa le hanno lasciato Allegri e Di Francesco?
"Da Allegri ho imparato la gestione dei momenti della gara. Lui è un maestro nella gestione e nella preparazione. Invece da Di Francesco ho aumentato le mie doti da leader, ma anche alcuni concetti come il posizionamento del corpo e di vedere prima la giocata".

Sulla Conference, è l'obiettivo primario per voi?
"Sicuramente è uno stimolo maggiore, così come giocare più partite. Sarà veramente bello poterci giocare, perché la Fiorentina ha dimostrato in questi anni di poter arrivare in fondo e cercheremo di farlo anche quest'anno".

C'è un allenatore che l'ha cambiata?
"Ne ho avuti tanti e da ognuno ho preso una cosa diversa. In Davide Nicola ho trovato una persona di alto spessore, che alla fine porta sempre i risultati. Con lui mi sono trovato veramente bene".