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tmw / fiorentina / L'editoriale
La Fiorentina ritrova un Kean ancora più super. Servirà la sua miglior versione per mettere paura al Napoli. Piccoli, Nicolussi e Fagioli (aspettando Gudmundsson) saranno l'arma in più di Pioli: ecco comeTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Lorenzo Di Benedetto
per Firenzeviola.it

La Fiorentina ritrova un Kean ancora più super. Servirà la sua miglior versione per mettere paura al Napoli. Piccoli, Nicolussi e Fagioli (aspettando Gudmundsson) saranno l'arma in più di Pioli: ecco come

Finalmente ci siamo. La Serie A è pronta a ripartire e la Fiorentina, dalle partite delle Nazionali, quelle dell'Italia su tutte, ha avuto delle riposte importantissime. Il Moise Kean che tornerà in campo con la maglia viola addosso, sarà ancora più decisivo di quello che abbiamo visto fino a questo momento e l'assist dato da Pioli a Gattuso, raccolto egregiamente dal neo commissario tecnico azzurro, ha visto il classe 2000 dare il meglio di sé con accanto un altro centravanti. L'intesa tra lo stesso Kean e Mateo Retegui è stata ai limiti della perfezione, con assist e gol a pioggia che hanno permesso all'Italia di fare sei punti contro Estonia e Israele, ma la cosa che ci interessa più da vicino è quello che è riuscito a fare l'ex PSG e Juventus, visto che alla ripresa, come del resto è successo anche nelle prime quattro gare della stagione della Fiorentina, avrà al suo fianco una spalla diversa da quella avuta nel suo primo campionato a Firenze. Sabato sera al Franchi arriverà il Napoli, il cliente più scomodo possibile visti i sei punti fatti nelle prime due giornate dalla squadra di Conte, che come sappiamo ha anche lo Scudetto cucito sul petto, e per mettere paura ai campioni d'Italia in carica la Fiorentina avrà bisogno della miglior versione di Moise Kean. Servirà quel giocatore in grado di incidere e trascinare la squadra a suon di gol, con il suo compagno di reparto che dovrà fare il Retegui della situazione. E siamo sicuri che le carte in regola le abbiano sia Piccoli che Dzeko.

Il 3-5-2 e il ruolo dei giovani italiani.
Stefano Pioli ha avuto due settimane di tempo per lavorare con i suoi giocatori, al netto di coloro che hanno lasciato Firenze per raggiungere i ritiri delle rispettive Nazionali, e la Fiorentina che ci aspettiamo di vedere contro il Napoli sarà diversa da quella che abbiamo visto contro Polissya, Cagliari e Torino. Detto dell'attacco, che vedrà in campo due punte di ruolo, il resto è ancora da decidere, ma visto anche lo stop di Gudmundsson, sul quale torneremo più avanti, tutto lascia pensare che alla fine il tecnico viola possa riproporre quel 3-5-2 che aveva scelto nelle prime gare ufficiali di questa stagione. E i nomi sui quali ci vogliamo concentrare sono tre: Piccoli, Fagioli e Nicolussi Caviglia. Il primo avrà il compito di fare quello che abbiamo detto in precedenza e dopo l'esordio contro il Torino c'è da scommettere che la sua prestazione possa essere più convincente, nella speranza che possa arrivare anche il suo primo gol in maglia gigliata. Per quel che riguarda gli altri due, invece, il discorso è intrecciato. Nicolussi Caviglia, e ne abbiamo già parlato, era il centrocampista che mancava alla Fiorentina. Il giocatore in grado di dettare i tempi e che "libererà" dai compiti di regia Nicolò Fagioli. I due giovani italiani sono fatti per giocare insieme, ne siamo certi, e già contro il Napoli speriamo di vedere i frutti del lavoro svolto negli ultimi giorni.

Capitolo Gudmundsson.
Infine l'islandese. Contro il Napoli non ci sarà, perché sarebbe inutile rischiarlo, ma il report diramato dalla Fiorentina poche ore a ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tutti. Perché Gudmundsson deve ancora far vedere il meglio di sé a Firenze, e la speranza, con il passare delle settimane, è che possa finalmente tornare a essere quel calciatore che aveva convinto la dirigenza viola a puntare fortemente su di lui. Anche il numero 10 sarà un fattore, in una stagione che è pronta a entrare nel vivo e che dovrà vedere la Fiorentina come vera protagonista in Serie A.