La peggior partenza della storia viola, numeri da brividi: domenica con il Lecce gara spartiacque
Con la sconfitta di San Siro sono salite a nove le gare consecutive senza vittorie in Serie A della Fiorentina. Mai nella quasi centenaria storia gigliata era successo che dopo nove turni i viola fossero senza successi e con soli 4 punti in classifica. Ieri sera la Fiorentina è riuscita a battere il record negativo della stagione 1977-1978 quando i viola di Carlo Mazzone, vincendo alla nona giornata di campionato contro il Bologna, salivano a quota 6 in graduatoria (all'epoca vigeva ancora la regola dei due punti a vittoria). Dopo il pesante ko per 3-0 del Meazza la formazione di Pioli si trova al penultimo posto in classifica e lo spettro della retrocessione in Serie B è sempre più presente nella mente dei tifosi.
Numeri horror
A spaventare i sostenitori gigliati però non è solo la posizione occupata in graduatoria, sono anche i numeri di una squadra che non riesce a creare quasi niente a livello offensivo e che in difesa ancora non ha trovato la giusta solidità. Lasciando da parte la Conference League, la Fiorentina in campionato ha segnato appena 7 gol e ne ha subiti addirittura 15. Numeri da brividi che vedono i viola 16° insieme al Lecce per prestazione offensiva in Serie A (dietro solo Genoa, Parma, Pisa e Verona). Il problema non riguarda però solo la lucidità e la freddezza sotto porta, riguarda anche la costruzione dell'azione perché se prendiamo le ultime due sfide in trasferta contro Milan e Inter la squadra toscana non ha mai raggiunto un valore di XG (expective gols) pari a 1 (0,97 contro i rossoneri e 0,74 contro la formazione di Chivu). La Fiorentina costruisce poco ma almeno è una squadra solida? No, niente affatto. Con 15 reti subite in 9 partite gli uomini di Pioli sono, insieme all'Udinese, la peggior difesa della Serie A. Nelle ultime quattro sfide contro Roma, Milan, Bologna e Inter addirittura sono stati 9 i gol incassati da De Gea (che ieri sera è stato assolutamente il migliore in campo dei suoi). Il tutto contro quattro avversari che, Inter a parte, ai nastri di partenza erano considerati possibili rivali dei viola per la corsa alla Champions League. Adesso invece, dopo zero vittorie e quattro punti in nove giornate, le ambizioni del club sembrano essere cambiate.
Lecce e Genoa decisive
Dalle varie dichiarazioni relative ad asticelle da alzare, ad obiettivi europei da raggiungere o a trofei da portare a casa, adesso, per bocca degli stessi Pioli e Pradè, la Fiorentina deve pensare a salvarsi. "Domenica è vita o morte. Lo devono capire i ragazzi, lo dobbiamo capire tutti, interpretando tutto in maniera diversa. Ci dobbiamo mettere il coltello tra i denti e andare a combattere" ha detto il direttore sportivo gigliato. "Dobbiamo essere focalizzati per salvarci" ha ribadito il tecnico parmense in sala stampa. Insomma, le prossime due sfide di campionato contro Lecce e Genoa saranno decisive, sia per il futuro di Pioli che per quello della Fiorentina. Per uscire dal baratro ed evitare di pensare seriamente all'incubo Serie B serviranno due vittorie. Già in caso di mancato successo contro i salentini domenica pomeriggio al Franchi non sono affatto escluse riflessioni profonde da parte di una società che fino ad adesso ha sempre dichiarato pubblicamente di continuare ad avere fiducia nel suo allenatore.






