Benvenuto Vanoli: ecco le tre priorità per riaccendere la Fiorentina
La Fiorentina volta pagina e oggi darà le chiavi della panchina a Paolo Vanoli. Il tecnico, dopo essersi liberato ieri dal Torino, ha seguito con grande attenzione la sconfitta subita contro il Mainz, anche se sono già diversi giorni che studia i viola in attesa della chiamata definitiva poi effettivamente arrivata nella giornata di mercoledì.
Una nuova preparazione
Il nuovo allenatore della Fiorentina ha una priorità assoluta: riattivare atleticamente una squadra che si sente come avesse il freno a mano tirato. Diversi giocatori lamentano di non riuscire ad aumentare la velocità nei momenti chiave della partita, un limite ereditato evidentemente da una preparazione poco performante. Vanoli proverà a farlo con i giocatori che avrà a disposizione durante la sosta, poi aiuterà anche chi dovrà rispondere alle chiamate delle rispettive nazionali.
Difesa da registrare
La seconda priorità riguarda la difesa. Galloppa ha dichiarato che la Fiorentina è una squadra che non percepisce il pericolo e a tal proposito Vanoli è chiamato al compito di trasmettere tutt'altro atteggiamento ai giocatori, forse anche modificando i piani tattici della stessa retroguardia. Non è detto infatti che si vada avanti con tre centrali, ma questo è un aspetto che verrà studiato dopo il Genoa, sfruttando i giorni a disposizione senza partite.
Riaccendere il gruppo
Last but not least, Vanoli proprio a cominciare dalla partita contro il Genoa di domenica pomeriggio, dovrà riaccendere anche l'animo di una Fiorentina spenta e persa. Lo sguardo si Sohm dopo il ko di Mainz mostra tutta la fragilità di questa squadra e le sue risposte, spesso vaghe e piene di dubbi, ne sono ulteriore conferma. Non sarà facile risollevare le sorti di questa squadra, ma chi conosce Vanoli assicura che tra le sue migliori qualità ci sia quella di sapere come motivare un gruppo, in modo molto simile a ciò che riesce a fare il suo amico Antonio Conte. E allora in bocca al lupo al nuovo allenatore, avrà bisogno anche di un po' di fortuna per portare questa Fiorentina fuori dalle sabbie mobili.






