Nuovo tecnico e vecchio stadio: dopo il tribunale, Gudmundsson volta pagina dalla "sua" Genova
Di giocatori da risollevare, Paolo Vanoli ne ha parecchi. Il neo tecnico della Fiorentina si catapulta in una sfida tanto affascinante quanto rischiosa, dove a far pendere l’ago della bilancia da una parte anziché da un’altra saranno soprattutto i protagonisti. Da De Gea a Gosens fino a Kean, la squadra ereditata da Pioli propone una serie di leader smarriti e da rispolverare a livello tecnico, perché sulle doti di ciascuno nessuno discute. Tra questi, indiscutibilmente c’è Albert Gudmundsson.
Mister 24 e rotti milioni
Pagato oltre 24 milioni di euro - il bilancio d’esercizio approvato dal Genoa poche settimane fa ha dato alla luce la cifra esatta, per la precisione 24 milioni e 362mila euro -, il fantasista è sbarcato a Firenze l’estate 2024 dopo un inseguimento partito già mesi prima, tra l’euforia di tutti per la convinzione di essersi accaparrati un calciatori di quelli che spostano gli equilibri. Sul campo però, Gudmundsson ha dimostrato solo a sprazzi e di quel lussuoso investimento di cui abbiamo appena parlato, la Fiorentina ha fin qui raccolto ben poco. Il giocatore lamentava da parte sua un feeling con Palladino mai sbocciato e certamente non c’è stato un miglioramento con Pioli (il campo, sempre giudice supremo, l’ha scandito a caratteri cubitali).
Nuovo allenatore, vecchio stadio
Ora per Gudmundsson, come per tutti i suoi compagni, è l’ora di voltare pagina. Vanoli lo ha accolto ieri mattina, più o meno attorno alle 11:45, quando è arrivato in taxi al Viola Park munito di un bagaglio. Quello con cui era appena tornato dalla madre patria Islanda per il processo per “cattiva condotta sessuale” in cui è tuttora invischiato (i primi di dicembre la sentenza finale). Pranzo con la squadra, chiacchierata con l’allenatore e di nuovo in campo, pronto per domenica. Quando Vanoli lo proporrà là davanti assieme a Kean, nella “sua” Genova, dove è sbocciato agli occhi del grande calcio. Nuovo tecnico e vecchio stadio, la speranza è che inizi così anche la rinascita del vero Gudmundsson di cui ha tanto bisogno la Fiorentina.






