L'attore Lino Guanciale parla della sua Fiorentina: "Mi verrebbe voglia di mandare via tutti"
Lino Guanciale, attore 46enne di Avezzano (Abruzzo) ha parlato alla Gazzetta dello Sport della sua passione per lo sport e per la Fiorentina: «Non mi sarei mai aspettato un avvio di stagione così. Il percorso fatto in questi anni, compreso l’ultimo, faceva pensare a tutt’altro. Viene da interrogarsi molto su quale sia il male della squadra — e non mi riferisco solo ai calciatori. Qualcosa non funziona e faccio molta fatica a riuscire a essere lucido: viene voglia di dire andatevene tutti e ricominciamo da capo.
Fossi in Commisso, mi farei tante domande, ma molto puntuali, sulla direzione sportiva della squadra. I giocatori alla fine non sono male, ma non si è investito nel modo in cui forse si sarebbe dovuto. È evidente che un piano, se c’era, era schizofrenico. Bisogna ottimizzare le risorse e la prospettiva: qui per ora nessuno è riuscito a occuparsene. O forse nessuno ha voluto. Per questo chiamavo in causa il presidente: occorre fare un restauro in corsa, tipo quelli dei reality americani…serve un Extreme Makeover!»
Poi Guanciale ha parlato del suo rapporto speciale col rugby, sport a cui ha giocato fino ad arrivare addirittura alla maglia azzurra nelle giovanili: «Sono arrivato fino all’Under 16 all’Under 19, prima di capire di voler fare l’attore. Questo sport di contatto, duro ma leale, mi ha aiutato tantissimo.Ero un bambino introverso, con tante insicurezze, dopo una prima elementare di quelle che lasciano il segno, con tanto di bulli d’epoca. Poi è arrivato il rugby e si è aperto un mondo: sono riuscito a scardinare le paure attraverso il contatto fisico e a costruire relazioni, perché ero circondato da persone convinte che passando la palla indietro si possa andare a segnare davanti. Non è un caso che sia venuto prima il rugby e poi il teatro: il rugby mi ha dato il coraggio di provare a fare questa cosa che così tanto mi spaventava, ovvero stare in palcoscenico».






