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Comotto: "Kean e Vlahovic non sono campioni. Vanoli ha un compito difficile"TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
Oggi alle 13:00Copertina
di Lorenzo Della Giovampaola
per Firenzeviola.it

Comotto: "Kean e Vlahovic non sono campioni. Vanoli ha un compito difficile"

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Gianluca Comotto, ex difensore della Fiorentina, ha parlato ai microfoni di Radio FirenzeViola nel corso della trasmissione "Viola amore mio". Queste le sue dichiarazioni sul momento dei viola e sulla sfida alla Juventus: "Ad oggi la Fiorentina deve trovare soluzioni per uscire dalla crisi attraverso una quadra sulla formazione. Io non penso di aver mai vinto contro la Juventus, ai miei tempi i bianconeri erano anche molto più forti. È una sfida che si sente da inizio settimana, arriva in un momento delicato per i viola che dovranno giocare con il coltello tra i denti

Sul cambio delle due panchine: "È evidente che le cose non stavano funzionando nè a Torino nè a Firenze. Vanoli ha una patata bollente ed è stato chiamato a dare una scossa, così come Spalletti che è stato chiamato più per valorizzare i giocatori arrivati dal mercato".

Cosa ne pensa di Vanoli?: "Non lo conosco ma mi sembra uno di temperamento. In tal senso pare una scelta azzeccata. La missione che gli è stata data è quella di ridare carattere alla squadra".

Sull'ingresso a stagione in corso di Mihajlović nel 2010 e il paragone con l'arrivo di Vanoli: "Ti dico che Mihajlović, da persona grintosa quale era, non è entrato a gamba tesa, sapeva che allenatore c'era prima. È intervenuto con i suoi modi ma senza mettere in difficoltà un gruppo di giocatori che ormai aveva dato il massimo e doveva iniziare un ciclo nuovo. Il momento non è paragonabile a quello di oggi. Vanoli deve andare sulla componente mentale ma ciò non significa che deve strillare i ragazzi. Lo step è quello di far capire alla rosa che si deve lottare non per l'Europa ma per la salvezza. La rosa è ampia e lui può attingere tranquillamente a quella componente".

Sulle doppie sedute nella sosta: "Questo è un altro classico che si vede spesso con i cambi di allenatore, è la prima cosa che si cerca di fare e la sosta è caduta a pennello. La doppia seduta è fatta anche per ritrovare armonia e non significa che si lavorerà fino a venerdì e sabato con tanta intensità":

È più difficile marcare Vlahovic o Kean?: "Sono due giocatori ottimi e diversi, ma non due campioni. Il serbo è troppo fragile mentalmente. Kean ama attaccare la profondità e se è all'apice della forma fisica è devastante, Vlahovic è più da area di rigore".

Vede campioni nella Fiorentina?: "De Gea era un campione, ma il problema è più in generale per la Serie A, i campioni vanno in altri lidi dove ci sono più soldi. E poi gli italiani stanno facendo tanta fatica".

Sulla carriera del figlio che sembra promettere bene: "I complimenti al figlio fanno sempre molto piacere, ha 17 anni e sta facendo esperienza a Spezia in una prima squadra che ha avuto li il cambio di allenatore. Mi fa piacere quando si dice che ha la testa giusta. Lui è cresciuto a Firenze e ha fatto buona parte del settore giovanile con Vergine e Cappelletti".

La convince la nuova struttura societaria viola?: "Diciamo che la linea di Commisso è sempre stata quella di valorizzare ciò che c'è all'interno, poi non so se è giusto o sbagliato. I risultati alla fine sono quelli che ti danno ragione o contro".