Contava solo vincere: gli spunti a cui aggrapparsi in vista del Verona
La Fiorentina è tornata a vincere e questa è l'unica cosa che contava davvero in questa nottata di Conference. Una vittoria che mancava ai viola dal 23 ottobre, quando a Vienna la squadra di Pioli si impose per 3-0. Il 2-1 contro la Dinamo Kiev è anche la prima vittoria per Paolo Vanoli, che come gran parte della squadra, si toglie un piccolo grande peso in vista dello scontro diretto di domenica contro l'Hellas Verona.
Qualche nota lieta
Pur senza riempire gli occhi per la prestazione fornita al Franchi davanti a poco meno di 9mila spettatori, qualche segnale positivo si è visto, a cominciare dalle esultanze di gruppo e dalla voglia della squadra di portare a casa tre punti necessari anche per rincorrere le prime otto posizioni del campionato di Conference, necessarie per evitare il doppio turno intermedio a febbraio. Poi è giusto sottolineare la buona prestazione di Richardson, rimasto in naftalina per mesi e ora potenziale risorsa, almeno da qui all'inizio del mercato. Bene anche il ritorno al gol di Kean, che pur mangiandosi più occasioni, è sembrato più coinvolto anche dai compagni. E non è poco.
Cambio modulo e cambi azzeccati
Altra nota lieta arriva dai giocatori subentrati nella ripresa dopo l'1-1 della Dinamo Kiev. Gudmundsson ha dato segnali di voglia e risveglio, oltre al gol vittoria che non è roba da tutti i giorni. Parisi ha spaccato la gara con un paio di sgroppate, una decisiva sul gol del 2-1. Inoltre, le mosse dalla panchina hanno portato a un cambio di modulo e alla famosa difesa a 4, salutata dai pochi intimi del Franchi con una piccola ovazione. Sarà un caso che i cambi tattici abbiano anticipato di pochissimo il gol vittoria di Gud, ma intanto non si può non sottolineare.
Contava solo vincere
E chissà che questa svolta non possa servire un assist al tecnico in vista della gara contro il Verona di domenica. Con la speranza che questa "botta di vita" possa dare anche una scossa emotiva a una squadra che fino all'1-0 arrivato nel primo tempo ha comunque mostrato quel lato fragile che per il momento è stato preponderante rispetto al resto. La Fiorentina aveva bisogno di vincere e ne aveva bisogno anche il Franchi. Un piccolo segnale che rincuora dopo quasi due mesi di sconforto. Piccolo per non dire piccolissimo, ma non c'è da fare i sofisticati, i tre punti, come detto, erano l'unica cosa che contava. E sono arrivati.






