La Fiorentina non è guarita, ma ci sono segnali positivi: ecco quali
Quarantanove giorni dopo, la Fiorentina riscopre il dolce gusto della vittoria. Contro la Dinamo Kiev è arrivata la risposta seria che ci si aspettava dopo la tremenda sconfitta con il Sassuolo e prima della delicatissima sfida con il Verona. La Fiorentina non è guarita, ovviamente, ma ha preso una medicina che le consente di stare meglio qualche giorno. In questo momento è già una bellissima sensazione. Lo scrive la Gazzetta dello Sport, commentando il 2-1 dei ragazzi di Paolo Vanoli. E di Vanoli prende in prestito anche le parole, sottolineando che il cammino sarà lungo, ma si fa passo dopo passo affrontando con attenzione e impegno ogni allenamento e ogni gara.
La rosea sottolinea poi le notizie positive che Vanoli ha tratto dalla sua prima vittoria sulla panchina della Fiorentina: la prima è psicologica: i viola hanno approcciato bene la partita, hanno segnato in fretta con Kean, hanno sprecato, hanno controllato. Poi, a inizio ripresa, hanno concesso qualcosa incassando il pareggio in modo anche un po’ casuale a causa di uno splendido tiro da fuori di Mykhailenko. Ma stavolta la Fiorentina non si è sciolta di fronte alla prima difficoltà. Poi sono arrivati i gol di Moise Kean e Albert Gudmundsson, ma anche la buona prestazione di Edin Dzeko a rivalutare un po' l'attacco. La terza buona notizia riguarda la tattica: se è vero che i moduli non esistono più, come afferma Vanoli, è altrettanto vero che il sistema della Fiorentina è cambiato ieri negli ultimi venti minuti, da difesa a tre a difesa a quattro. Chiosa la Gazzetta: con l’atteggiamento giusto si possono fare tante cose e ieri i viola sono scesi in campo con la testa che era mancata altre volte.






