STADIO TEMPORANEO AL PADOVANI, IPOTESI SULLA VIA DEL TRAMONTO E INCOGNITA TEMPI
L'opzione di trasferire la Fiorentina per la stagione 2025-26 allo stadio Padovani, adeguato con tribune temporanee alla serie A con una capienza da 18.000 posti, pare essere sulla via del tramonto.
Il Comune di Firenze, dopo aver messo a bilancio nel Documento Unico di Programmazione 2024-26 (DUP) 10 milioni di euro, a fine luglio ha chiesto un mutuo all'Istituto per il Credito Sportivo e Culturale (ICSC) pagabile in 15 anni. Lo scorso 7 giugno è stato approvato da Palazzo Vecchio il progetto di fattibilità tecnica economica per i lavori di riqualificazione ed ampliamento dell'impianto sportivo Padovani. Il mutuo, che necessita del parere positivo del CONI sul progetto di riqualificazione, dovrebbe essere concesso entro il mese di settembre per poi essere erogato entro il 31-12-2024.
Finché Palazzo Vecchio non avrà la certezza di ottenere il finanziamento, non si potrà affidare la progettazione esecutiva (che prevede il rifacimento della tribuna centrale coperta – con una capienza da 4.000 posti e al di sotto servizi per atleti, pubblico e stampa), né potranno iniziare le demolizioni delle strutture da riqualificare. Con i tempi che si prospettano appare difficile che per l'inizio della stagione 2025-26 possa essere pronto un impianto temporaneo per ospitare le partite di Serie A.
A Cagliari, per esempio, la Unipol Domus (l'impianto temporaneo che sorge accanto al Sant'Elia) fu inaugurato dopo poco più di 4 mesi di lavori (gli interventi iniziarono il 3 maggio 2017 dove prima c'era un parcheggio e il 10 settembre successivo il Cagliari ci giocò la prima partita ufficiale). L'arena sarda fu pensata interamente come provvisoria, mentre a Firenze col Padovani si tratta di realizzare a una struttura permanente (la tribuna centrale coperta) con la possibilità di aggiungere altre tre tribune temporanee.
Il procedimento per ottenere il nulla osta alla parte definitiva, ovviamente, necessita di passaggi burocratici che determinano tempi più lunghi ed ecco perché a oggi, qualora la Fiorentina optasse per trasferirsi al Padovani, il margine per riuscire ad aver tutto pronto per l'inizio della stagione 2025-26 appare stretto. E poi per l'adeguamento alla serie A, oltre i 10 milioni, ne servirebbero altri 4,4.
Per adesso sulla questione non è stata fatta chiarezza, sebbene, stando a quanto sottoscritto nella proroga della convenzione per lo stadio Franchi, il prossimo 31 maggio 2025 il club viola debba consegnare l'intero stadio al Comune, affinché i lavori di ristrutturazione possano procedere più spediti. Non è da escludere che, come accaduto per la stagione 2024-25, alla fine i lavori al Franchi vadano avanti con la squadra viola che resta a giocare nel suo storico impianto. Inevitabilmente, però, dovrà essere considerato, oltre l'aumento dei tempi per finire le opere, l'aumento dei costi. Aumento che già coi cantieri che opereranno nel 2024-25 ci sarà. Inutile raccontare che con questa configurazione dei lavori non c'è aumento dei costi.
Quando si fermano i cantieri per le partite lo stadio va messo in sicurezza e anche se fosse soltanto necessario posizionare qualche transenna per proteggere il pubblico, chi compie l'intervento, indubbiamente, deve essere pagato. Un altro esempio è il recente smontaggio della copertura della tribuna laterale: è stato necessario un lavoro di altissima precisione e l'impiego di una enorme gru all'esterno dello stadio posizionata in viale Fanti, ma se le macchine operatrici avessero potuto lavorare all'interno del campo di gioco tutto sarebbe stato più rapido e semplice.
La sala Gos (Gruppo operativo sicurezza) che era sotto la tribuna lato Fiesole è stata smantellata e poi allestita lato Ferrovia...
L'auspicio che entro il mese di luglio fosse tutto definito e chiaro è stato disatteso. L'augurio è che a inizio 2025 non si riproponga il teatrino andato in scena durante la seconda parte del campionato da poco concluso, ma tutto sia definito. Se ne parlerà a settembre. Forse. Intanto buon Ferragosto a tutti.