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Fiorentina, da Reggio Emilia due rassicurazioni per Praga: Cabral sta bene, Gonzalez è carico
La Fiorentina chiude al meglio il suo campionato, l'1-3 in casa del Sassuolo porta i viola a quota 56 punti. Se il Torino non dovesse battere l'Inter, sarebbe 8° posto e quindi possibilità di ritornare in Europa anche dovesse andare male la finale di Conference contro il West Ham in caso di sanzione UEFA nei confronti della Juventus. Ancor prima di questo, però, mister Italiano si porta in tasca a Praga due notizie confortanti da due singoli.
La prima, e forse più importante per il peso del nove in attacco e il momento di scarsa forma (perlopiù fisica) con cui arrivava all'appuntamento del Mapei Stadium, è quella portata in dote da Arthur Cabral. Rientro da titolare con gol (sono 8 in Serie A, 17 in stagione) per il brasiliano, che sfiderà Jovic per una maglia da titolare il 7 giugno. E pazienza per quella mano (che poi appare come un gomito) che aveva consentito al Sassuolo di pareggiare.
L'altra bella notizia si chiama Nico Gonzalez: tenuto già a riposo sabato scorso con la Roma, ha giocato una mezz'ora abbondante a Reggio Emilia in cui ha fatto espellere dal campo Tressoldi e poi segnato, facendosi anche male (solo una botta, fanno sapere). L'argentino è carico, anche da lui passeranno le velleità della Fiorentina di tornare a vincere un trofeo 22 anni dopo, in un contesto di finale europea che i viola non assaporano dal lontano 1990.
La prima, e forse più importante per il peso del nove in attacco e il momento di scarsa forma (perlopiù fisica) con cui arrivava all'appuntamento del Mapei Stadium, è quella portata in dote da Arthur Cabral. Rientro da titolare con gol (sono 8 in Serie A, 17 in stagione) per il brasiliano, che sfiderà Jovic per una maglia da titolare il 7 giugno. E pazienza per quella mano (che poi appare come un gomito) che aveva consentito al Sassuolo di pareggiare.
L'altra bella notizia si chiama Nico Gonzalez: tenuto già a riposo sabato scorso con la Roma, ha giocato una mezz'ora abbondante a Reggio Emilia in cui ha fatto espellere dal campo Tressoldi e poi segnato, facendosi anche male (solo una botta, fanno sapere). L'argentino è carico, anche da lui passeranno le velleità della Fiorentina di tornare a vincere un trofeo 22 anni dopo, in un contesto di finale europea che i viola non assaporano dal lontano 1990.
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