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I tifosi della Fiorentina sono stati chiari. E la contestazione non ha evitato nessunoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 09:00Serie A
di Dimitri Conti

I tifosi della Fiorentina sono stati chiari. E la contestazione non ha evitato nessuno

La Fiorentina vince 3-2 contro il Bologna del grande ex Italiano e mantiene accesa una piccola fiammella di speranza almeno per la Conference League, ora traguardo massimo raggiungibile dai toscani che non potranno più matematicamente spingersi oltre il 6° posto. A tenere banco nella notte del primo ritorno da avversario al Franchi dell'allenatore con cui la Fiorentina ha giocato e perso tre finali in due stagioni, per poi vederlo vincere al primo colpo una volta emigrato altrove, è però tutt'altro. È il sentimento negativo sollevatosi dagli spalti, la dura contestazione che ha caratterizzato l'ultima stagionale in casa.

Ciò che fa più rumore sono stati infatti i cori e gli striscioni esposti dalla Curva Fiesole nel corso di Fiorentina-Bologna. Due stendardi, in particolare, che hanno rivolto la loro attenzione verso allenatore e dirigenza: "Palladino-Pradè: accoppiata perdente. Sparite per il bene della gente!" e "Finta ambizione... fuori dalle p***e, questa è la vostra ambizione", a cui sono seguiti cori contro i due sopra citati "Palladino salta la panchina" e "Pradè fuori dalle p***e". Una contestazione che però si è allargata anche globalmente, alla proprietà, invitata ad andarsene se non esprime ambizione e toccata da vari cori.


Lo stesso Palladino tra l'altro è stato interrogato nel post-partita sul tema contestazione. E ha così risposto in conferenza stampa: "Ero così preso dalla partita che non ho nemmeno sentito. Bisogna accettarlo, capiamo l'amarezza e la delusione dei tifosi. Dobbiamo solo andare forte e fare il meglio. I ragazzi hanno sudato come sempre dal primo all'ultimo minuto. Fino a due settimane fa eravamo in lotta per la Champions League, poi siamo arrivati al momento clou con Dodo e Kean fuori. Non è un alibi ma un dato di fatto. Stiamo ancora in lotta, è vero che non siamo padroni del nostro destino ma se andiamo a Udine, facciamo il risultato e c'è qualche passo falso possiamo ancora farcela".