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Luis Oliveira: "Kean? La Fiorentina dovrebbe prendere già un giovane attaccante"
L'ex attaccante Luis Oliveira è stato intervistato alla festa dei venti anni del “viola club Firenze 2005”. Queste le sue parole: "Del mio periodo a Firenze ricordo con gioia Claudio Ranieri, che mi volle a tutti i costi in viola. Quando arrivai lo trovai seduto alla sua scrivania, con in mano un foglio e una penna, e mi iniziò a spiegare dove avrei dovuto giocare. A Firenze c'erano grandi campioni e io imparai molto da loro, specialmente da Baiano, un giocatore fondamentale in quella squadra".
Si aspettava un Ranieri ancora decisivo alla Roma?
"Lui è sempre stato un allenatore psicologo: capiva i suoi giocatori, riusciva ad entrargli nella testa. I risultati parlano per lui, ha smepre fatto cose importanti e anche quest'anno alla Roma ha fatto qualcosa di straordinario".
E' giustificata la delusione che Firenze sta provando?
"C'è sempre delusione quando una squadra inizia così bene in campionato come ha fatto la Fiorentina e poi va a calare. Dispiace, soprattutto per i tanti punti persi contro le 'piccole'. Il motivo di questo trand? Quando due grandi squadre si incontrano c'è meno pressione di dover vincere per forza. Contro le piccole si tende a sottovalutare la partita".
Se la Fiorentina finisce fuori dall'Europa la stagione sarebbe fallimentare?
"Vincere con le grandi squadre è dià un piccolo obiettivo. Non punterei il dito solo su Palladino perché deve ancora crescere".
Come gestire Kean?
"La Fiorentina deve prendere già un grande attaccante, magari un giovane promettente".
Venerdì il Napoli si gioca lo scudetto col Cagliari
"Il destino è in mano al Napoli perché il Cagliari è già salvo. Non sarà facile per il Cagliari, perché avrà davanti una squadra che giocherà per un solo risultato. Nicola? Tanti volevano la sua testa ma è stato giusto tenerlo fino alla fine, la salvezza è un traguardo importante".
Della vittoria del Bologna in Coppa Italia che ne pensa?
"Vittoria meritata perché la squadra ha giocato molto bene contro un Milan che si è presentato all'Olimpico con la testa bassa".
Si aspettava un Ranieri ancora decisivo alla Roma?
"Lui è sempre stato un allenatore psicologo: capiva i suoi giocatori, riusciva ad entrargli nella testa. I risultati parlano per lui, ha smepre fatto cose importanti e anche quest'anno alla Roma ha fatto qualcosa di straordinario".
E' giustificata la delusione che Firenze sta provando?
"C'è sempre delusione quando una squadra inizia così bene in campionato come ha fatto la Fiorentina e poi va a calare. Dispiace, soprattutto per i tanti punti persi contro le 'piccole'. Il motivo di questo trand? Quando due grandi squadre si incontrano c'è meno pressione di dover vincere per forza. Contro le piccole si tende a sottovalutare la partita".
Se la Fiorentina finisce fuori dall'Europa la stagione sarebbe fallimentare?
"Vincere con le grandi squadre è dià un piccolo obiettivo. Non punterei il dito solo su Palladino perché deve ancora crescere".
Come gestire Kean?
"La Fiorentina deve prendere già un grande attaccante, magari un giovane promettente".
Venerdì il Napoli si gioca lo scudetto col Cagliari
"Il destino è in mano al Napoli perché il Cagliari è già salvo. Non sarà facile per il Cagliari, perché avrà davanti una squadra che giocherà per un solo risultato. Nicola? Tanti volevano la sua testa ma è stato giusto tenerlo fino alla fine, la salvezza è un traguardo importante".
Della vittoria del Bologna in Coppa Italia che ne pensa?
"Vittoria meritata perché la squadra ha giocato molto bene contro un Milan che si è presentato all'Olimpico con la testa bassa".
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