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Walter Sabatini: "Il Napoli ha lanciato un messaggio chiaro. Chivu si è meritato l'Inter"TUTTO mercato WEB
© foto di TuttoSalernitana.com
Oggi alle 09:53Serie A
di Niccolò Righi

Walter Sabatini: "Il Napoli ha lanciato un messaggio chiaro. Chivu si è meritato l'Inter"

La Gazzetta dello Sport ha intervistato il dirigente di lungo corso Walter Sabatini, il quale si è espresso a 360 gradi sui principali temi di Serie A, iniziando dal Napoli: "Se vincilo scudetto e ti presenti subito con De Bruyne allora stai lanciando un messaggio chiarissimo e preoccupante per la concorrenza. E se poi a tutto ciò affianchi la statura di quelli che già ci sono, tanto per fare un solo nome McTominay, non se ne esce. L’anomalia della recente storia del Napoli è stato il decimo posto di due campionati fa, perché ormai era da oltre un decennio che la società era modulata tra le grandi".

De Bruyne a quelli come lei dà emozioni.
"È il calcio visionario di chi è capace di guardare dove nessuno mai oserebbe. Un artista che frequenta zone inaccessibili agli altri. Se sta in condizione, è destinato a fare la differenza. E il Napoli ad essere la grande protagonista dell’imminente futuro".

Le sorprese non sono mancate.
"A me non piace andare in giro a chiedere, però mi viene la tentazione di sapere cosa sia successo a Firenze, così all’improvviso, con Palladino, dopo aver rinnovato il contratto. Qualcosa di misterioso c’è. Questo turbinio nasconde un disagio generale, probabilmente. E il disagio ha radici certe, non rappresenta sensazioni".

Inzaghi che va via dall’Inter l’ha stupita?
"Non sono dentro gli uomini e non ho alcun diritto di avanzare ipotesi, dalla mia più semplice alla più complessa. Banalmente, si può dire che c’è sempre una fine a qualsiasi storia. Chivu? Si è meritato l’Inter, forse la scelta appare precoce ma lui a Parma ha fatto bene, ha chiuso la stagione, che si stava mettendo male, senza mai trasmettere paura, né avvertirne. Per me ha dimostrato di essere pronto per raccogliere questa eredità in un club nel quale ha attraversato vari ruoli e tante fasi".


Su Allegri
"Uno che non deve chiedere nulla perché niente gli sfugge. Chi ha conoscenze dirette delle situazioni, salta ostacoli che altri dovranno affrontare".

Gasperini è stato un modello di longevità.
"E porta con sé tutto quello che ha avuto modo di dimostrare a livello anche internazionale, perché la sua Atalanta ha costituito un punto di riferimento, come la sua idea. Sa bene che Trigoria non è Zingonia, che Roma non è Bergamo, che l’ambiente di una città meravigliosa ma provocatoria".

Il derby con Sarri è per devoti.
"Maurizio può fare quel che vuole perché dietro ogni sua scelta ci saranno ragionevoli motivi. E ogni decisione sarà giusta. Ha un presidente cui ha già lavorato ed è un gran vantaggio. Lotito poi non interviene, non fa ingerenze tecniche".

Ha sentito Spalletti?
"Per forza. Ho trovato un uomo terribilmente addolorato, ferito nel suo orgoglio. Sentiva la Nazionale in maniera schiacciante, aveva motivazioni straordinarie e ha avvertito la sofferenza. Gli auguro di trovare presto una panchina, l’unico modo che conosco per fronteggiare questa delusione. Luciano è uscito da gigante: ne è venuta fuori, nelle ultime scene, la rappresentazione della solitudine e un allenatore di quello spessore non lo meritava. Ma so chi è, quanto vale, so come si rialzerà. A Gattuso bisogna augurare la fortuna ch’è mancata, in certe circostanze, a Spalletti. Siamo tutti tifosi della Nazionale, il nostro movimento non può permettersi un’altra defezione".