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Buonfiglio (presidente CONI): "Chiesto con forza piano strategico per gli impianti sportivi"
Luciano Buonfiglio, fresco di nomina da nuovo presidente del CONI, ha parlato ai media presenti a margine del premio Fair Play Menarini a Firenze. Di seguito le parole raccolte da TMW: "Sicuramente non rimarrò 12 anni come il mio predecessore, stasera però ho sentito il piacere di dover essere presente. Col Fair Play premiamo dei comportamenti, però è strano perché vuol dire che non è normale comportarsi bene. Quindi dobbiamo essere ancora più impegnati nel portarli fuori, quotidianamente, nella vita quotidiana e non solo nello sport. Siamo un esempio di valori e abbiamo bisogno di renderli sempre più normali".
Una cosa più delle altre che ha capito in questa settimana?
"Come detto anche prima di essere eletto, ho deciso di candidarmi per dare valore ai cinque cerchi. Alcuni atleti addirittura se li tatuano sul cuore e le 81 persone che hanno partecipato alle votazioni rappresentano 16 milioni di sportivi e oltre 100mila società. Il volontariato di base merita tanto, tanto rispetto: dovremo alleggerire le problematiche burocratiche o qui nessuno organizzerà più nulla, così come il costo dello sport. Serve educazione sociale, alimentare e comportamentale per far sì che ci siano cittadine e cittadini migliori".
A livello di sport, che città è Firenze?
"Fatemi dire intanto che mia moglie è fiorentina e quindi sono affezionato a Firenze. Lei è del Lungarno e conosco bene le società dei canottieri, per esempio. Il problema delle strutture non è solo di Firenze, però la bacchetta magica non ce l'ha nessuno: ho chiesto con forza un piano strategico per l'impiantistica. Questo non si fa in un attimo, però prendiamo gli esempi positivi e rendiamoli metodo, non eccezione. Non apparire, ma costruire".
Curioso di vedere il Viola Park?
"Sì, e non solo quello, ma anche qualche situazione critica. A breve ci incontreremo con il ministro e Sport e Salute per mettere il piano strategico al centro dell'attenzione".
Una cosa più delle altre che ha capito in questa settimana?
"Come detto anche prima di essere eletto, ho deciso di candidarmi per dare valore ai cinque cerchi. Alcuni atleti addirittura se li tatuano sul cuore e le 81 persone che hanno partecipato alle votazioni rappresentano 16 milioni di sportivi e oltre 100mila società. Il volontariato di base merita tanto, tanto rispetto: dovremo alleggerire le problematiche burocratiche o qui nessuno organizzerà più nulla, così come il costo dello sport. Serve educazione sociale, alimentare e comportamentale per far sì che ci siano cittadine e cittadini migliori".
A livello di sport, che città è Firenze?
"Fatemi dire intanto che mia moglie è fiorentina e quindi sono affezionato a Firenze. Lei è del Lungarno e conosco bene le società dei canottieri, per esempio. Il problema delle strutture non è solo di Firenze, però la bacchetta magica non ce l'ha nessuno: ho chiesto con forza un piano strategico per l'impiantistica. Questo non si fa in un attimo, però prendiamo gli esempi positivi e rendiamoli metodo, non eccezione. Non apparire, ma costruire".
Curioso di vedere il Viola Park?
"Sì, e non solo quello, ma anche qualche situazione critica. A breve ci incontreremo con il ministro e Sport e Salute per mettere il piano strategico al centro dell'attenzione".
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