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Fiorentina in crisi, e il calendario all'orizzonte non promette nulla di buonoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 08:00Serie A
di Redazione TMW
fonte Tommaso Loreto per firenzeviola.it

Fiorentina in crisi, e il calendario all'orizzonte non promette nulla di buono

Da un lato il frastuono della delusione, le polemiche divise tra chi vede una squadra male assemblata in estate e chi invece punta il dito sulla gestione del tecnico, dall’altro il silenzio del club che attende di far quadrato non appena al Viola Park si tornerà ad allenarsi. Sono giornate difficili quella che vive la Fiorentina, alle prese con una classifica orripilante e una partenza in campionato mai così negativa. Record negativo Mai nella storia i viola avevano cominciato una stagione perdendo le prime tre gare interne, mentre per ritrovare 3 sconfitte sotto la stessa guida tecnica serve tornare al 1977. Insomma è chiaro che i risultati fin qui raccolti siano bel al di sotto del livello di guardia, altrettanto che servano correttivi efficaci il prima possibile visto che il calendario dalla ripresa del campionato si fa impegnativo. E allora servirà anche approfondire ogni problema, restare lucidi, e limare eventuali divergenze di vedute che oggi come oggi paiono riflettersi in campo Segnali da tradurre e comprendere D’altronde è difficile spiegare perché un gruppo in grado di arrivare al sesto posto e collezionare 65 punti oggi fatichi semplicemente a trovarsi in campo. Così vien da credere che quel che ha raccontato un tecnico navigato come Capello (“Pioli non è riuscito a entrare nella testa dei calciatori”) possa avere un fondamento , così com’è lecito pensare che determinate vicende vissute in estate (dal rinnovo di Dodò mancato alle avances di mercato per Comuzzo o Gosens) possano aver avuto strascichi che ancora si ripercuotono sulle prestazioni. Insomma la sensazione che nel gruppo qualcosa debba ancora essere perfezionato è forte, fosse solo per una dialettica tra compagni che durante la partita spesso e volentieri si fa persino troppo stizzita. Una figura che manca In uno scenario del genere l’intervento societario assume ancora più valore, seppure in casa viola non si noti la presenza di una figura in grado di mettere insieme le giuste caratteristiche. Di fronte a una richiesta sempre più forte come quella della curva nei confronti del ds Pradè vien da pensare che più che un avvicendamento servirebbe qualche innesto al club, magari individuando una figura giusta che dentro lo spogliatoio possa essere ascoltata e seguita. Per dare ulteriore forza a Pioli, certo, ma anche per non abbandonare il tecnico a una gestione allargata del gruppo che, fino a oggi, è la stessa spettata ai suoi predecessori. Perché per uscire da questa crisi è necessario che la società resti compatta e schierata a difesa di tecnico e giocatori, ma pure che sappia intervenire alleggerendo il carico di responsabilità e compiti che gravano su Pioli. Liberandolo e consentendogli di concentrarsi solo e soltanto su un piano tattico ancora oggi da migliorare.