
Fiorentina-Roma è anche Pioli contro Gasp. Viola in cerca di una svolta, e di un'identità chiara
Tre Violazzurri, tre calciatori della Fiorentina che lunedì si ritroveranno a Coverciano, Kean, Nicolussi Caviglia e Piccoli. Altri tre che faranno parte dell’Under 21 Azzurra (Martinelli, Ndour e Fortini) più i vari stranieri nei quali considerare Pongracic, Sohm, Gudmundsson, Dzeko e Kospo. Praticamente una squadra, segno che di qualità in questa rosa ce ne dovrebbe essere parecchia, certamente di più di quella messa in mostra giovedì sera nel primo atto del girone di Conference League. Deve gioco forza ripartire da qui la Fiorentina per affrontare al meglio la Roma, senza perdersi dietro a troppa teoria come le convocazioni farebbero pensare e andando molto, il più possibile al sodo.
Manovra e identità cercasi
Non è solo una questione di classifica quella che attende gli uomini di Pioli al varco, ma di vero e proprio bisogno di trovare una strada chiara per questa stagione. Al di là delle dichiarazioni di rito nel dopo gara di giovedì sera, da parte del tecnico, è chiaro che la Fiorentina è ancora alle prese con una fase di assemblaggio ben lontana da una fisionomia definitiva, e oggi contro la Roma servirà certamente fare di più rispetto a quanto fatto contro l’onesto ma inerme Sigma Olomuc.
Fazzini il più brillante, Kean a caccia del primo gol in campionato
La formula con Fagioli vertice basso del centrocampo non ha pagato, a occhio e croce oggi toccherà a Nicolussi Caviglia mettersi in quel ruolo con Mandragora confermato, ma è soprattutto davanti che serve vedere più pericolosità e più incisività sotto porta. Kean in cerca del primo gol in campionato, Gudmundsson chiamato a rompere un torpore fin troppo prolungato, entrambi magari sostenuti da Fazzini che resta se non il migliore del momento certamente il più brillante.
Pioli contro Gasp
A testare i viola dopo una serata di coppa amarissima la Roma di Gasperini, partita sì con problemi ma comunque in grado di salire fino in vetta alla classifica. Il duello con Pioli ha radici antiche e momenti di svolta, la speranza non può che essere che sia il tecnico viola a prendere slancio dal duello di oggi. I tempi dilatati della sosta in arrivo alimentano ancor di più la necessità di buone notizie intorno al gioco e ai giocatori, anche e soprattutto per allentare un malumore generale che non può non chiamare in causa l’allenatore. La falsa partenza, purtroppo, ha già lasciato strascichi in classifica, e anche se storia e curriculum del tecnico spingono a concedere ancora tempo serve urgentemente una vittoria. Per non vivere le prossime due settimane in mezzo a polemiche e mugugni.







