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La Fiorentina dovrebbe cambiare veste tattica. Ma Vanoli non ha i giocatori per farlo
"Quale può essere la miglior veste davanti? Questa squadra non ha esterni, ma solo attaccanti che possono giocare con due punte o due sottopunte e una punta". La risposta data da Daniele Galloppa ai microfoni di Sky Sport nel post partita di Mainz-Fiorentina, gara persa dai viola in pieno recupero di secondo tempo per 2-1, evidenzia già il primo problema che il futuro tecnico dei toscani Paolo Vanoli sarà chiamato a risolvere: questa squadra avrebbe bisogno di qualche cambiamento tattico, ma dal mercato in estate non è arrivato alcun calciatore per farlo.
Tra le varie lacune che questa squadra ha messo in mostra in questo disastroso avvio di stagione, c'è anche quello di una rosa che può giocare in un unico modo: con il 3-5-2 (o al massimo con il 3-4-2-1). Sei difensori centrali, nessun esterno di centrocampo e nessun attaccante, per questo motivo Paolo Vanoli - che oggi diventerà il nuovo allenatore della Fiorentina - difficilmente andrà oltre a un modulo che finora non sta raccogliendo gli esiti sperati, ma che non può essere cambiato.
Quella contro i tedeschi la Fiorentina ha subito la quinta rimonta nelle quindici gare disputate finora dai viola. Un trend terribile che va ricercato nella fragilità mentale che in questo momento ha la squadra, come ha ribadito Sohm in zona mista - "Non so che dire, è un momento davvero difficile, anche quando vinciamo 1-0, appena l'avversario fa pressione, andiamo in difficoltà" -, ma anche in una veste tattica sempre uguale che per gli avversari diventa leggibilissima. In un contesto così fragile, tecnico e mentale, Paolo Vanoli eredita una squadra che sembra aver perso le proprie certezze. La sfida del nuovo allenatore sarà restituire identità e fiducia a un gruppo prigioniero anche del suo stesso modulo.
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