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Non solo Tether. Nel 2018 una parte del Rimini fu acquistata con criptovalute
Non solo Tether e le altre criptovalute legate alle big del calcio mondiale. Nel 2018 questa nuova branca della finanza si avvicinò anche al Rimini, con l'allora presidente Giorgio Grassi che confermò l'ingresso in società di Heritage Sports Holdings.
Società con sede negli Emirati Arabi Uniti, comprò il 25% delle quote societarie con un pagamento effettuato in criptovalute, nello specifico il Quantocoin. Un'operazione all'avanguardia per l'epoca, quando il mondo cripto era ancora sconosciuto ai più. Come detto la conferma arrivò proprio dal presidente Grassi:
"La trattativa con questo gruppo è in piedi da un paio di mesi, per il tramite di persone che operano nel mondo dello sport, durante i quali ci siamo conosciuti e messo sul tavolo le rispettive motivazioni che ci hanno spinto a questo accordo. Heritage Sports Holdings cercherà di portare alla squadra e alla città idee e sinergie nuove sia dal punto di vista sportivo, di immagine e tecnologico, di concerto con il partner Quantocoin. La partecipazione di Heritage Sports Holdings avviene in modo innovativo visto il pagamento in cryptovaluta (QTCt) e con l'utilizzo della tecnologia Blockchain per la quale la Heritage Sports Holdings è già all’avanguardia in altri paesi. Questa acquisizione entrerà nella storia del calcio, portando una risonanza molto importante alla città di Rimini". Un'operazione che non ha avuto effetti sportivi particolarmente significativi sul club romagnolo, ma che ha comunque segnato la storia in questo settore.
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