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TMW RADIO - Carboni: "Benitez dice che si sente giovane, a Napoli lo rivedrei. In panchina"TUTTO mercato WEB
venerdì 12 febbraio 2021, 18:35Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Carboni: "Benitez dice che si sente giovane, a Napoli lo rivedrei. In panchina"

Amedeo Carboni intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'ex difensore Amedeo Carboni è intervenuto in diretta a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "In casa Barcellona sono usciti numeri importanti, anche perché hanno iniziato lavori d'ampliamento a stadio, palazzetto del basket e cittadella sportiva... Vorrà dire che non faranno più gli acquisti da 100-150 milioni, ma tre anni fa sarebbero stati numeri normali. Anche il Real Madrid, per quanto si sa, nonostante Perez sia stato più prevenuto, sta costruendo lo stadio nuovo e a fare paura è il momento".

Simeone a Madrid può essere l'esempio perfetto di come instaurare un ciclo?
"Sì, ma è l'eccezione. Guardate il Real Madrid che lascia e riprende Zidane, ma anche Barcellona, Siviglia... Simeone si è identificato nel club per carattere, ma dipende tutto dai risultati. Vero che comunque l'Atletico negli ultimi anni sta avendo una continuità abbastanza buona, e quando è arrivato lui erano in bassa classifica... Bravo lui e la squadra che, anche quando erano un po' in crisi, sono riusciti a mantenersi. Nei paesi latini come la Spagna, o noi, è l'eccezione".

La Liga la possono perdere solo ora?
"Di partite ce ne sono... Gli altri dovranno vincere tutti tante partite più di lui, ha un cuscinetto che gli dà garanzie".

Come giudica la stagione del Valencia? Cosa può dare Cutrone?
"Deludente, per vari motivi. Cutrone ha avuto un grande esordio col Milan, spesso cambiava le partite e ha fatto gol importanti: faceva pensare che potesse avere, e ancora averlo visto che è giovane, un futuro. Quando è andato via per fare il titolare, però, si è perso. Finché sei giovane ed entri nessuno dice niente, ma se sei titolare tutti si aspettano i gol, e imporsi a Valencia non sarà facile, ma d'altro canto il giochino è questo. Cutrone è uno che ha bisogno di fiducia ma non so se ne avrà il tempo".

Maxi Gomez è il gioiello del Valencia?
"Gli attaccanti hanno sempre un occhio di riguardo dagli osservatori, non c'è dubbio che sia interessante".

C'è chi lo paragona a Suarez...
"Di sicuro può ancora migliorare, ha il fiuto del gol. Ma il Valencia ha comunque due-tre ragazzi bravini...".

Tipo?
"Gaya, Soler... Gente nel giro della Nazionale e ho il presentimento che a fine anno faranno cassa".

Rafa Benitez dt a Napoli è idea stuzzicante?
"Lui ha ancora voglia di allenare, malgrado la parentesi cinese. Ci ho parlato l'altro giorno e mi ha detto che ancora è giovane, sa benissimo che non può ripartire da una pole position, ma dopo Juventus, Milan e Inter, in tutte le altre realtà ci può andare".


Lo rivedrebbe per un bis in panchina?
"Sì, più da allenatore. Con lui sono stati anni buoni, e poi c'erano giocatori importanti che hanno fatto la storia degli ultimi anni".

Qualcosa c'è stato...
"Il momento non è idoneo per Gattuso, ma è sicuro che Milan, Inter e Juve abbiano qualcosa in più. La speranza di vincere lo Scudetto è un conto, ma guardandoci bene c'è un livello differente".

Siviglia ideale per Gomez?
"La squadra sta andando bene, e il direttore Monchi se l'ha scelto è perché sa che può funzionare. Siviglia poi è un bell'ambiente, si avvicina molto agli stadi argentini, senza ricordare quanto vanno bene in Europa".

Quanto può andare avanti il rapporto Fonseca-Dzeko?
"Ho letto che Dzeko ha chiesto scusa e c'è stato un chiarimento. Il fatto che si sia rimesso a disposizione secondo me è un vantaggio per la Roma, non possono fare a meno del curriculum che ha, seppure Borja Mayoral stia facendo bene. Il futuro dipende dalle richieste che potrà avere il giocatore, o dalla volontà della Roma di venderlo".

Villar lo sta impressionando?
"Non lo conoscevo benissimo, mi ha sorpreso: è in buona forma e anche lui ha margini di miglioramento. Ma se volete cacciare Fonseca... Per me non sta facendo male, alla fine la Roma è pur sempre quarta".

Cosa potrà cambiare a Roma con Friedkin?
"Ora c'è un americano al 100% e ha una mentalità statunitense, a differenza di Pallotta. Gli avranno detto di non dire subito che vuole vincere lo Scudetto, ma mi pare che siano entrati bene. Ora vorrà capire cosa fare con lo stadio, come muoversi sugli sponsor... Bisogna dare il tempo alla nuova proprietà di avere un quadro completo e capire a cosa potranno puntare. Poi vedo che tutti pensano allo stadio, ma in una società non troppo grande, che non ha mai obiettivi importanti, non è sempre un vantaggio farlo nuovo. Arrivando in Europa League e un anno su dieci in Champions non so quanto ci metti poco a rientrare... A volte meglio ristrutturare".

Starà mica parlando del Franchi?
"Spero di poter venire in Italia e mostrare le esperienze accumulate negli ultimi vent'anni. Quando mi chiameranno vi avviserò!".