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Fiorentina già a Sivas. Corriere Fiorentino: "Cronaca del viaggio della speranza viola"
"Il viaggio della speranza è iniziato ieri alle 13.30 circa quando, la comitiva viola, è decollata da Peretola. Destinazione: Sivas". Scrive stamani il Corriere Fiorentino, che nello spazio dedicato allo sport ripercorre il viaggio intrapreso ieri dalla Fiorentina per raggiungere Sivas, in piena Anatolia, a 2.168 km in linea d'aria da Firenze. Un viaggio impervio, che proprio per la sua scomodità ha spinto lo staff viola, d'accordo con la società, ad anticipare la partenza a martedì (ieri) rispetto ad un programma di trasferte europee che ha visto la Fiorentina recarsi in loco sempre alla vigilia del match.
C'è poi il fattore climatico: Vincenzo Italiano ha voluto partire con ventiquattro ore di anticipo anche per cercare di adattarsi meglio alle condizioni peculiari di Sivas, città che si trova infatti su un altopiano a circa 1.300 metri sul livello del mare. In tal senso, il Corriere riporta un dato interessante: "Secondo diversi studi, tanto per concentrarci sulla partita di domani sera, ad un’altitudine di 1.200 metri il calo delle prestazioni è calcolabile in (circa) il 3%. E se per ottenere un adattamento reale servirebbero (almeno) quattro o cinque giorni, di certo poter trascorrere qualche ora in più in quel contesto prima di dover sostenere lo sforzo non può che far bene".
Se il viaggio di andata è stato anticipato per motivi logistici, quello di ritorno inizierà come al solito subito dopo il match di giovedì sera (fischio d'inizio alle ore 18.45 italiane, 20.45 locali), coi viola, impegnati domenica al Franchi col Lecce, che torneranno a Firenze a notte inoltrata
C'è poi il fattore climatico: Vincenzo Italiano ha voluto partire con ventiquattro ore di anticipo anche per cercare di adattarsi meglio alle condizioni peculiari di Sivas, città che si trova infatti su un altopiano a circa 1.300 metri sul livello del mare. In tal senso, il Corriere riporta un dato interessante: "Secondo diversi studi, tanto per concentrarci sulla partita di domani sera, ad un’altitudine di 1.200 metri il calo delle prestazioni è calcolabile in (circa) il 3%. E se per ottenere un adattamento reale servirebbero (almeno) quattro o cinque giorni, di certo poter trascorrere qualche ora in più in quel contesto prima di dover sostenere lo sforzo non può che far bene".
Se il viaggio di andata è stato anticipato per motivi logistici, quello di ritorno inizierà come al solito subito dopo il match di giovedì sera (fischio d'inizio alle ore 18.45 italiane, 20.45 locali), coi viola, impegnati domenica al Franchi col Lecce, che torneranno a Firenze a notte inoltrata
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