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L'ANGOLO DEL TIFOSO - Giuseppe Caira: "Da qui in avanti bisognerà pensare partita dopo partita. A fine stagione ci sarà da applaudire per ciò che stiamo vivendo"
venerdì 24 marzo 2023, 11:30Interviste
di Francesco Cenci
per Tuttofrosinone.com

L'ANGOLO DEL TIFOSO - Giuseppe Caira: "Da qui in avanti bisognerà pensare partita dopo partita. A fine stagione ci sarà da applaudire per ciò che stiamo vivendo"

Per la nostra rubrica "L'angolo del tifoso", dedicata ai supporter giallazzurri, abbiamo il piacere di intervistare Giuseppe Caira, un tifoso molto appassionato, da quando era poco più che adolescente del Frosinone. Una passione, quella per i colori canarini, che gli è stata trasmessa da suo zio, a cominciare dalle gare che si giocavano presso lo stadio “Matusa”. Da allora, Giuseppe non ha più saltato una partita di quelle giocatesi tra le mura casalinghe e, qualche volta non disdegna di seguire le gesta dei leoni ciociari anche lontano dallo “Stirpe”.

Un Frosinone che, arriva alla sosta per le nazionali, reduce dall’inaspettato Ko casalingo, patito contro il Cosenza. Su quale aspetto secondo te, dovrà lavorare di più mister Grosso durante la pausa per riscattare questa sconfitta, già a partire dalla prossima trasferta di Perugia?

“Vorrei dire innanzitutto che il Frosinone di quest’anno è un vero è proprio capolavoro che porta le firme del Presidente Maurizio Stirpe e del Dt giallazzurro Guido Angelozzi. Venendo all’ultima sconfitta interna contro il Cosenza, questa partita ha fatto capire che in Serie B non c’è nulla di scontato, soprattutto quando si gioca contro squadre che lottano per l’obiettivo della salvezza. Queste formazioni, a poche giornate dalla fine del campionato e con sempre minor punti a disposizione, affrontano ogni sfida ‘con il sangue agli occhi’. Il Ko subito sabato scorso più che rabbia, mi ha lasciato un pizzico di amarezza. Non mi sono piaciuti i commenti, nel dopo gara, di alcuni tifosi giallazzurri perché, secondo il mio parere, una squadra che in queste 30 partite ha fatto 62 punti, un campionato veramente eccezionale ed è stata sempre in testa alla classifica, non gli si può rimproverare nulla. Più che criticare, dopo sconfitte del genere, bisogna incitare i ragazzi fino alla fine, anche dopo il fischio finale dell’arbitro. Purtroppo, per la legge dei grandi numeri, ci può stare il fatto di subire delle sconfitte. Ed il Cosenza secondo me, era una delle peggiori avversarie da affrontare, perché veniva da alcune vittorie che avevano ridato entusiasmo alla Piazza ed ai giocatori ed in queste ultime 8 partite si giocheranno la permanenza in cadetteria. Mister Grosso ha dato la giusta mentalità al Frosinone, di affrontate gara dopo gara. Ho molta fiducia nel lavoro che sta svolgendo il mister, deve continuare così come sta facendo. E non dimentichiamoci, che questo allenatore ha tanto carisma, dal saper battere quando era calciatore, un rigore decisivo nella finale del Mondiale 2006, quindi saprà sicuramente gestire le pressioni di questo finale di stagione. Questa sosta arriva nel momento più utile. Servirà per recuperare gli infortunati. Non dimentichiamo che sabato scorso la squadra era rimaneggiata a centrocampo, con un Garritano che non ha ancora recuperato la propria forma fisica al 100%. Quindi il Frosinone si è ritrovato abbastanza scoperto”.

La maggior parte degli addetti ai lavori, ad inizio campionato, dava il Frosinone candidato per un posizionamento nei playoff, non primo in classifica come si trova attualmente. Qual è il segreto del dominio giallazzurro in questo campionato, secondo te?

“Sicuramente ad inizio stagione io, come altri tifosi, vedevamo una squadra che avrebbe potuto puntare ai playoff. Ma già dalle prime 3 o 4 partite, al di là che ci sia stata qualche sconfitta immeritata, si era intravisto un bel livello di gioco e delle idee ed anche la capacità di concretizzare le occasioni create, che forse era stata un pò la pecca della stagione scorsa. Il segreto di questa Società secondo me è quello di lasciar lavorare allenatore e giocatori con serenità. Soprattutto, quest’anno la squadra ha messo in campo molta umiltà: sia nel lavoro durante la settimana, che quando si scende sul terreno di gioco. Già nel girone di andata, dicevo  - Arriviamo a 50 punti e poi divertiamoci – “.

Sei d’accordo con il modus operandi del Direttore Angelozzi e della Società giallazzurra in sede di calciomercato: puntare sui giovani e sulle ‘scommesse come lo è stata quella di Gelli recentemente, ad esempio, e su un modello di calcio sostenibile?

“Assolutamente. Se in Serie B si acquistano calciatori dai grandi nomi non si va da nessuna parte, perché servono giocatori che corrono molto in campo. E poi, bisogna seguire la filosofia del calcio sostenibile, soprattutto dopo i 2 anni difficili di Pandemia che ci sono stati. Fare degli investimenti importanti a volte, può essere anche dannoso, come sta accadendo in alcune società. Il buon rendimento avuto finora da Gelli non mi stupisce, perché Angelozzi sa quello che fa. Ed i risultati che il Direttore ha ottenuto anche in altre Società parlano chiaro”.

Concordi sul fatto che sarebbe più opportuno dare la possibilità ai giovani calciatori di poter giocare titolari nelle varie squadre come accade all’estero in alcune squadre top, anche per favorire il nostro movimento calcistico e soprattutto la nazionale?

“Mai come ora la nostra nazionale ha bisogno di nuovi giocatori. Purtroppo, in Italia, anche a livello di Settori Giovanili, si sta per lo più investendo su giocatori di altre nazionalità. Questo fatto è stato ribadito più volte anche dal Ct Mancini nelle varie conferenze stampa. Si dovrebbero fare invece, tornare alla regola dei soli 3 stranieri in campo per ciascuna squadra. Altrimenti sarà difficile per questi giovani ragazzi poter giocare”.

Rimanendo in tema di Settore Giovanile, anche i giovani leoncini di mister Gorgone stanno disputando un campionato straordinario, alla loro prima partecipazione in assoluto nel torneo di Primavera 1. Qual è il tuo giudizio in merito?

“Il modo in cui il Frosinone sta operando nel Settore giovanile è per noi tifosi un’altra grande soddisfazione. I ragazzi di mister Gorgone stanno facendo veramente qualcosa di straordinario, battendo squadre importanti come ad esempio la Juventus. Ed alcuni nomi di giocatori come Palmisani, Selvini iniziano ad affacciarsi nei palcoscenici che contano. E, facendo gli scongiuri del caso, spero che sul finire della stagione riescano a giocare qualche partita. Non dimentichiamoci il fatto che mister Grosso è molto bravo a gestire e lavorare con i giovani. Già lo scorso anno, nella partita di Lecce, ha fatto esordire Maestrelli e secondo me, quest’ultimo fece uno spezzone di gara molto importante, perché entrare in una gara ostica e difficile come lo è giocare a Lecce, vuol dire avere grande personalità. Purtroppo, negli ultimi anni a livello di Settore Giovanile siamo stati un po' sfortunati. Le speranze erano ricadute su Volpe ed Errico, ma poi questi sono un leggermente spariti dai radar. Negli ultimi dieci anni abbiamo avuto comunque la fortuna di tirare fuori giocatori come Luca Paganini e Mirko Gori, che hanno contribuito a fare la storia del Club”.

Tornando al rush finale di campionato che attende la cadetteria, quali sono le tue favorite oltre al Frosinone, per il salto in massima serie. Secondo te, i giallazzurri riusciranno a difendere il primato dall’assalto del Genoa?

“Bisognerà pensare partita dopo partita. Mancano 8 gare al termine del campionato, non sono poche. Già la prossima, contro il Perugia di Castori, sarà una partita piena di insidie, anche per il fatto che, storicamente il “Curi” è stato sempre un campo ostico per il Frosinone. La vittoria in Umbria infatti, per i giallazzurri manca dalla stagione 2014-15. Ma la squadra dovrà affrontare ogni sfida essendo consapevole della propria forza e dei propri mezzi. Ma soprattutto, se a questo punto della stagione si è primi in classifica e si è svolto un campionato stupendo, un motivo c’è. Indietro di 6 punti c’è una squadra come il Genoa, che ha speso molto nel calciomercato, ed all’inizio del torneo era la favorita, secondo il mio punto di vista, per una pronta risalita in A, insieme al Cagliari. Oggi, guardando il calendario, il Genoa è la squadra che ha il cammino più abbordabile da qui alla fine. Ma io, piuttosto, guardo il distacco che c’è rispetto alla terza posizione. Per me sarebbe indifferente arrivare primi o secondi. Il SudTirol ha un distacco di 11 punti rispetto al Frosinone ed il Bari 12. Sarà interessante vedere, come affronteranno gli scontri diretti che dovranno giocare anche contro il Genoa. Sulla carta, SudTirol e Bari sono le squadre che hanno il cammino più complicato. Come principale antagonista del Frosinone per la lotta alla Serie A, oltre al Genoa, vedo senza dubbio il Bari”.

In conclusione, te la senti di lanciare un messaggio di buon auspicio per i ragazzi di mister Grosso e per tutto il popolo ciociaro, in vista di questo appassionante finale di campionato?

"Al di là di come finirà questo campionato, all’ultima giornata io mi alzerò in piedi per applaudire: Società, mister e giocatori perché ci stanno facendo vivere qualcosa di veramente incredibile. Il messaggio che voglio lanciare è questo: - Forza ragazzi, siamo tutti con voi. Questa gente non deve aver paura di niente". 

Se anche te vuoi essere intervistato/a, invia una mail a info@tuttofrosinone.com con nome, cognome e numero di telefono.