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Calcagno (AIC): "I club di B e C devono ragionare in maniera diversa sui giovani"
Il Presidente dell'AIC, Umberto Calcagno, ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo per affrontare alcuni temi caldi delle ultime giornate, a partire dalla richiesta di ristori da parte dei club: "Il nostro mondo ha bisogno di aiuti, come hanno avuto anche gli altri comparti del Paese e il tavolo che verrà istituito a breve col Governo, spero possa trovare le giuste soluzioni. Poi occorre avere una progettualità condivisa, che parta dal presupposto di nuove norme. L'obiettivo è quello di programmare una nuova sostenibilità, che in ambito federale è quello che abbiamo già stabilito in fase di iscrizione ai campionati. Dobbiamo riformarci partendo dalle regole, perché le regole daranno il giusto valore ai club virtuosi".
Sulla riapertura degli stadi al 100%: "Il percorso fatto fin qui da tutte le componenti è stato di grande responsabilità, ma siamo e restiamo figli dei numeri e seguiamo anche noi l'andamento della pandemia".
Calcagno commenta anche le parole del commissario tecnico della Nazionale Under 21, Paolo Nicolato, sullo scarso utilizzo dei giocatori italiani: "La riforma FIFA sui prestiti forse potrà migliorare la situazione, ma gli Under 21 saranno liberi nel sistema dei prestiti. L'auspicio è che le nostre società di B e Lega Pro inizino a ragionare in maniera diversa sui giovani patrimonializzandosi grazie all’utilizzo di quelli di proprietà. Collegato a tutto questo c’è un aspetto fiscale che mi preme ancora una volta evidenziare: oggi a parità di valore tecnico sportivo tra un calciatore italiano ed uno proveniente dall’estero, ad un club conviene prendere quest’ultimo perché ha un notevole risparmio fiscale. Questa norma sugli impatriati forse poteva avere un senso per altri settori lavorativi, ma in campo sportivo crea grandi sperequazioni".
Sulla riapertura degli stadi al 100%: "Il percorso fatto fin qui da tutte le componenti è stato di grande responsabilità, ma siamo e restiamo figli dei numeri e seguiamo anche noi l'andamento della pandemia".
Calcagno commenta anche le parole del commissario tecnico della Nazionale Under 21, Paolo Nicolato, sullo scarso utilizzo dei giocatori italiani: "La riforma FIFA sui prestiti forse potrà migliorare la situazione, ma gli Under 21 saranno liberi nel sistema dei prestiti. L'auspicio è che le nostre società di B e Lega Pro inizino a ragionare in maniera diversa sui giovani patrimonializzandosi grazie all’utilizzo di quelli di proprietà. Collegato a tutto questo c’è un aspetto fiscale che mi preme ancora una volta evidenziare: oggi a parità di valore tecnico sportivo tra un calciatore italiano ed uno proveniente dall’estero, ad un club conviene prendere quest’ultimo perché ha un notevole risparmio fiscale. Questa norma sugli impatriati forse poteva avere un senso per altri settori lavorativi, ma in campo sportivo crea grandi sperequazioni".
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