Quando la ragione deve vincere sulla passione: Zangrillo, il presidente-tifoso alla guida del Genoa

La passione a volte può offuscare la ragione. Lo sa benissimo Alberto Zangrillo, uomo di scienza, direttore dell’ospedale San Raffaele di Milano e da una settimana presidente del Genoa. Proprio su questo tema, il numero uno rossoblu ha voluto battere più di una volta nel corso della sua conferenza stampa di presentazione. "Devo sforzarmi di non ragionare da tifoso" ha ribadito Zangrillo dal palco posizionato nella sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale. La nuova proprietà ha scelto uno degli edifici simbolo del capoluogo ligure, per bellezza e per importanza, sito nella centralissima piazza De Ferrari per tagliare il nastro al nuovo corso rossoblu.

Rivoluzione al via
E che il cambiamento abbia inizio. Anzi, la rivoluzione. Questo il termine utilizzato spesso sia dal neo presidente sia da Josh Wander, co-fondatore del fondo "777Parnters" che due lunedì fa ha rilevato ufficialmente la proprietà del club più antico d’Italia. L'obiettivo è guardare in grande scala, senza accontentarsi più ma scrivendo un futuro che, ed è la speranza dei tifosi, possa regalare diverse soddisfazioni attraverso i risultati. Allargare gli orizzonti per un progetto che risulta assai ambizioso e che per il momento è soltanto in fase embrionale visto che c’è ancora un campionato da condurre in porto.

Prima la salvezza
Debutto amaro quello di Andriy Shevchenko sulla panchina del Grifone. Domenica sera la truppa rossoblu è stata battuta 2-0 dalla Roma al "Ferraris" e ha visto la classifica complicarsi. Il calendario è molto difficile. Prima di Natale il Genoa incontrerà nell’ordine Udinese in trasferta, Milan in casa, Juventus a Torino, il derby, Lazio all’Olimpico e per chiudere Atalanta a Marassi. Un filotto di gare impegnative ma questo non spaventa Zangrillo: "Non sono preoccupato di quanto visto ieri (domenica sera ndr), perché davanti abbiamo un progetto importante sul quale dobbiamo lavorare". Il nuovo corso del Genoa è ufficialmente iniziato. Ora spetta agli interpreti principali scrivere le pagine nel libro di storia ultracentenaria del club più antico d’Italia.