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La festa per lo Scudetto del Verona, 40 anni dopo. Di Gennaro: "Qualcosa di unico"TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 10:51Serie A
di Simone Bernabei

La festa per lo Scudetto del Verona, 40 anni dopo. Di Gennaro: "Qualcosa di unico"

"E' stato un qualcosa di unico". C'è ancora tanta emozione, nelle parole di Antonio Di Gennaro dopo la celebrazione di ieri per i 40 dalla vittoria dello Scudetto da parte dell'Hellas Verona. Quella magica squadra del 1984-1985 ieri è stata salutata da un Bentegodi vestito a festa per l'occasione e le emozioni non sono mancate. "Purtroppo non eravamo proprio tutti, anche il mister ha avuto qualche problema e non è potuto esserci, ma è stato bello rivivere tutto questo", spiega lo stesso Di Gennaro a TMW.

Cosa ha significato, per voi giocatori?
"C'è stato questo abbraccio con tutto il popolo veronese dopo 40 anni. Noi abbiamo sempre dato tutto per loro e loro hanno sempre dato tutto per noi, è stato il giusto riconoscimento per qualcosa di unico. Emozionante, appunto".

Come emozionante sarà stato rivedere tutti quei compagni, 40 anni dopo...
"Come ho detto purtroppo c'è stata qualche assenza. Ma in generale ci sentiamo sempre tutti, abbiamo una chat WhatsApp e siamo in costante contatto. E' stato bello rivedere anche Preben Elkjaer: aveva detto che non ci sarebbe stato, ma alla fine ci ha fatto la sorpresa e si è presentato col suo aereo privato a dimostrazione del tipo di personaggio che è. Poi Turchetta che ha pianto in mezzo al campo, come tutti noi del resto. Abbiamo una sorta di cordone ombelicale che ci unisce".


Ha avuto modo di parlare con la nuova proprietà?
"Certo. C'era il presidente Zanzi e il patron che si sono intrattenuti con noi prima della partita. Ci ha fatto un bel discorso e noi abbiamo espresso la nostra disponibilità per aiutare anche in futuro. Mi auguro che questa società possa risollevare la squadra dopo anni difficili, anche se devo dire che Setti ha fatto un ottimo lavoro in tante annate. L'augurio è comunque di crescere con questa nuova società dopo anni di salvezze raggiunte all'ultimo".

A proposito di salvezza: come vede questa lotta?
"Adesso ci sarà il Como, poi l'Empoli. In questi periodi della stagione anche un pareggio è importante, se non puoi vincere. La squadra ieri sentiva il peso dell'appuntamento ma ha reagito bene dopo lo svantaggio. Ora anche un pareggio col Como andrebbe bene, l'importante è che il Verona sia padrone del proprio destino".