Hellas Verona, salvezza vicina ma ancora da conquistare

Un punto in fin dei conti prezioso quello conquistato dall'Hellas Verona di Paolo Zanetti nella domenica del "Bentegodi" con il Lecce di Marco Giampaolo ma non ancora sufficiente per festeggiare aritmeticamente una salvezza che la compagine scaligera sarà ancora una volta costretta a sudarsi fino al termine del campionato. L'1-1 nello scontro diretto mantiene a debita distanza la zona rossa della graduatoria lasciando però al contempo anche quell'amaro in bocca tipico di chi avrebbe voluto chiudere il discorso in maniera definitiva senza ulteriori pensieri con cui dover convivere.
Reazione immediata
E' stato un Verona capace di reagire come non troppo spesso si è visto in stagione quello del match del quarantesimo anniversario dello storico Scudetto, davanti agli occhi degli eroi dei favolosi anni ottanta gialloblù, in grado di non implodere su se stesso dopo il goal del vantaggio del Lecce firmato Krstovic ma di ricompattarsi in fretta trovando il punto del pari grazie ad un'inzuccata di Coppola su palla inattiva nel finale del primo tempo; per poi crescere gradualmente nella ripresa seppur senza riuscire a produrre delle vere e proprie occasioni per portare a casa l'intera posta in palio.
Ancora in casa ma in emergenza
Tra sette giorni esatti sarà ancora una volta "Bentegodi", con l'Hellas che ospiterà un Como senza più obiettivi reali di classifica ma nel pieno di un momento di strabiliante forma. Paolo Zanetti dovrà inoltre fronteggiare l'ennesimo stato di emergenza per via delle squalifiche degli slovacchi (Duda e Suslov, ammoniti da diffidati ieri) e con diverse pedine chiave della rosa arruolabili ma visibilmente non al top della forma come Valentini, Serdar e Tengstedt. Il traguardo però, numeri alla mano, appare in vista, con l'Hellas che comunque vada, da qui alla fine della stagione resterà in ogni caso il solo e unico padrone del proprio destino.
