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Hellas, Sogliano l'ha rifatto. Oltre il ko: Giovane e Orban brillano in un mercato low cost
Il giorno dopo una sconfitta, peraltro per 2-0, potrebbe non essere il momento migliore per elogiare una squadra. O magari sì. Perché l’Hellas Verona, anche nel ko con la Roma, non ha demeritato, contro una squadra prima in classifica e con appena un gol al passivo dopo cinque giornate. E l’attuale sedicesimo posto in graduatoria fotografa quella che, molto probabilmente, sarà comunque la stagione degli scaligeri: una complicata e non scontata corsa per raggiungere la salvezza. Ma l’avvio di stagione dei gialloblù racconta anche alcune cose molto interessanti.
La ricetta di Sean Sogliano. Il direttore dell’Hellas, da tempo tra i più apprezzati in Serie A e però rimasto fedele al club veneto - di cui era stato ds già dal 2012 al 2015 - anche con il cambio di proprietà, ha raccontato di recente cosa significhi farne il mercato: “Lavoriamo tanto sicuramente, ma è un insieme di cose, non sono un fenomeno. Amo questo lavoro, sento tantissimo la responsabilità di rappresentare una città e una società così storica, che mi è entrata dentro. Con me lavorano tante persone come nell'area scouting, io sono solo parte del lavoro”. Il budget, si sa, è limitato, e anche nell’ultima sessione di calciomercato l’Hellas ha dovuto salutare elementi di primo piano come Tchatchoua, Ghilardi e Coppola.
Le prime luci, però, si vedono già. Soprattutto a livello offensivo. Anche contro la Roma, sia il brasiliano Giovane che Gift Orban hanno confermato la bella impressione delle prime uscite. Il primo, inseguito da tempo da Sogliano, è arrivato a parametro zero e si è messo in mostra con diverse iniziative, la plusvalenza è dietro l'angolo. Il nigeriano in prestito dall’Hoffenheim, invece, può essere uno di quei colpi da ricordare: fino a un paio di stagioni fa era considerato un attaccante in rampa di lancio a livello internazionale, adesso può tornare a brillare e nel caso il Verona potrebbe riscattarlo per 8 milioni di euro. A patto di non centrare sempre la traversa a porta spalancata.
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