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TMW - Hellas, Juric: "A volte ci sta un errore. Kumbulla? Ha sentito dolore"
"Ogni tanto ti scappa un errore, a questi livelli li paghi e per questo dispiace. Però mi sembra abbastanza comprensibile". Ivan Juric non fa drammi, dopo il 3-2 subito dal suo Verona contro l'Atalanta a Bergamo. Nel post partita, il tecnico scaligero trova anche il tempo per parlare bene di Samuel Di Carmine, oggi autore di una doppietta: "Ho sempre avuto grande fiducia nei suoi mezzi, si muove da attaccante e quando uno si muove così ha la finalizzazione giusta. Se la squadra attacca riesce a fare bene. Non mi sorprende".
Ha pensato di inserire Kumbulla dopo l'espulsione di Dawidowicz?
"Doveva entrare, poi non si è sentito bene alla gamba dove ha avuto l'infortunio. Volevo che entrasse, era una scelta logica, invece non poteva. Ci avevo già pensato prima dell'espulsione".
Come sta Bocchetti?
"Niente. È stato ammonito, e in spazi aperti contro giocatori come Muriel o Gomez preferivo un altro giocatore".
Con Gasperini sempre tanti gol.
"Alla fine sono i giocatori a decidere. È il mio maestro, ho imparato tanto da lui e per me è il migliore in assoluto in Italia. È stato un onore essere un suo giocatore e poi collaboratore".
Ora diventa fondamentale la prossima contro il Torino.
"Non posso pensarla così. Il Torino è un altro mondo rispetto a noi. Dobbiamo affrontare tutte le partite al massimo, se pecchiamo di presunzione perché stiamo facendo bene le perdiamo tutte. Dobbiamo preparare bene le partite e cercando di fare punti, questo sì, ma con la giusta mentalità".
Il mini-ritiro in Tunisia è stata una sua scelta?
"Volevo spezzare un po' le vacanze, non posso dare 12 giorni altrimenti perdiamo condizione. È venuta fuori la possibilità di poter lavorare per tre giorni in condizioni ottimali e fare anche una buona amichevole, è una scelta calcistica, per poter preparare al meglio il prosieguo del campionato".
Ha pensato di inserire Kumbulla dopo l'espulsione di Dawidowicz?
"Doveva entrare, poi non si è sentito bene alla gamba dove ha avuto l'infortunio. Volevo che entrasse, era una scelta logica, invece non poteva. Ci avevo già pensato prima dell'espulsione".
Come sta Bocchetti?
"Niente. È stato ammonito, e in spazi aperti contro giocatori come Muriel o Gomez preferivo un altro giocatore".
Con Gasperini sempre tanti gol.
"Alla fine sono i giocatori a decidere. È il mio maestro, ho imparato tanto da lui e per me è il migliore in assoluto in Italia. È stato un onore essere un suo giocatore e poi collaboratore".
Ora diventa fondamentale la prossima contro il Torino.
"Non posso pensarla così. Il Torino è un altro mondo rispetto a noi. Dobbiamo affrontare tutte le partite al massimo, se pecchiamo di presunzione perché stiamo facendo bene le perdiamo tutte. Dobbiamo preparare bene le partite e cercando di fare punti, questo sì, ma con la giusta mentalità".
Il mini-ritiro in Tunisia è stata una sua scelta?
"Volevo spezzare un po' le vacanze, non posso dare 12 giorni altrimenti perdiamo condizione. È venuta fuori la possibilità di poter lavorare per tre giorni in condizioni ottimali e fare anche una buona amichevole, è una scelta calcistica, per poter preparare al meglio il prosieguo del campionato".
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